Adolfo Bioy Casares: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Incipit: se si creano le sottosezioni l'indentatura non ci va
Riga 33:
===[[Incipit]]===
====Originale====
*{{es}} ''Hoy, en esta isla, ha ocurrido un milagro: el verano se adelantó. Puse la cama cerca de la pileta de natación y estuve bañándome, hasta muy tarde. Era imposible dormir. Dos o tres minutos afuera bastaban para convertir en sudor el agua que debía protegerme de la espantosa calma. A la madrugada me despertó un fonógrafo. No pude volver al museo, a buscar las cosas. Huí por las barrancas. Estoy en los bajos del sur, entre plantas acuáticas, indignado por los mosquitos, con el mar o sucios arroyos hasta la cintura, viendo que anticipé absurdamente mi huida. Creo que esa gente no vino a buscarme; tal vez no me hayan visto. Pero sigo mi destino; estoy desprovisto de todo, confinado al lugar más escaso, menos habitable de la isla; a pantanos que el mar suprime una vez por semana.''<br> {{NDR|Adolfo Bioy Casares, ''La invención de Morel'' – ''Plan de evasión'' – ''La trama celeste'', a cura di Daniel Martino, Biblioteca Ayacucho, 2002}}
 
====Livio Bacchi Wilcock====
*Oggi, in quest'isola, è accaduto un miracolo. L'estate è cominciata in anticipo. Ho messo il letto vicino alla piscina e ho fatto il bagno fino a tarda ora. Era impossibile dormire. Bastava restare fuori dalla piscina due o tre minuti perché l'acqua che doveva proteggermi dalla spaventosa calma si convertisse in sudore. All'alba mi svegliò un fonografo. Non potevo tornare al museo a prendere le mie cose. Fuggii per i dirupi. Ora sono nei bassi paludosi a sud dell'isola, tra piante acquatiche, indignato con le zanzare, immerso in ruscelli sporchi o nel mare fino alla cintura, e mi accorgo di avere anticipato assurdamente la mia fuga. Può darsi che quella gente non mi stia cercando; forse non mi hanno visto. Ma mi abbandono ormai al mio destino: sono sprovvisto di ogni cosa, confinato nell'angolo più povero dell'isola, tra pantani che il mare sopprime una volta alla settimana.
 
====Francesca Lazzarato====
*Oggi, su quest'isola, è accaduto un miracolo. L'estate è arrivata in anticipo. Ho sistemato il letto vicino alla piscina e fatto il bagno fino a molto tardi. Impossibile dormire. Due o tre minuti all'asciutto erano sufficienti a trasformare in sudore l'acqua che doveva proteggermi dall'afa spaventosa. All'alba mi ha svegliato un fonografo. Non ho potuto tornare al museo per prendere le mie cose. Sono fuggito giù per le scarpate. Mi trovo nella zona delle paludi, a sud, tra piante acquatiche, furibondo per le zanzare, con il mare o sudici ruscelli fino alla vita, e mi accorgo di avere assurdamente anticipato la mia fuga. Credo che quella gente non sia qui per cercarmi; forse non mi hanno visto. Ma seguo il mio destino; sono sprovvisto di tutto, confinato nel luogo più desolato, meno abitabile dell'isola; in pantani che il mare cancella una volta alla settimana.
 
===Citazioni===