Milovan Gilas: differenze tra le versioni

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*Ci sono solo tre nazionalismi: il serbo, il croato, il musulmano. Un nuovo fascismo, diverso da quello italiano o dal nazismo: un fascismo anarchico, violento, intollerante. Il vecchio banditismo politico balcanico, che l'Occidente non ha saputo riconoscere: con questa gente puoi pure negoziare, ma raggiungere un compromesso è impossibile.<ref name="titoilgrande"/>
 
{{Int|Intervista di Edward Steen|daDa ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/10/20/gilas-qui-il-comunismo-non-potra-sopravvivere.html Gilas: '"Qui il comunismo non potrà sopravvivere'"]''|Intervista di Edward Steen, ''Repubblica.it'', 20 ottobre 1988}}
*Tutti questi riformatori della sinistra non parlano con sincerità, quando dicono di volere un comunismo migliore. In realtà, sono insoddisfatti del comunismo in quanto tale. Al fondo di tutto ciò che accade c'è proprio questo. Nessuno è soddisfatto dell'attuale sistema. Nemmeno la classe al potere che non può governare come era abituata a fare.
*La Jugoslavia sopravviverà, personalmente ne sono convinto. [...] L'idea jugoslava sembra ben accetta in Serbia e, a certe condizioni, anche in Slovenia e Croazia, purché intervenga un accordo soddisfacente fra la Serbia e una autorità centrale dotata di maggiori poteri, più efficiente e decisa, che potrebbe, in tal caso, permettere persino maggiori autonomie alle sei repubbliche. A questa soluzione del resto non c'è alternativa tranne la disintegrazione. Il ritorno al sistema vigente quando ancora Tito era in vita non viene nemmeno discusso: in ogni caso, per un simile ritorno non ci sono candidati. Qui il comunismo non sopravviverà.
*La Jugoslavia sembra un caso emblematico di autorità centrale sempre più debole, nonostante non vi sia il minimo segno di una reale contestazione politica nelle proteste dei lavoratori. Tutti i paesi comunisti, da qui a Pechino, stanno lentamente affrontando i problemi contraddittori posti dal passaggio a un' economia di mercato, che non può funzionare all' interno del loro esistente sistema politico. Un terzo della popolazione mondiale, che vive nei paesi comunisti, sta attraversando la fase più drammatica e turbolenta della sua storia, e l'Occidente che oggi è stabile deve adattarsi a vivere in questa nuova situazione.
 
{{Int|Intervista di Sandro Curzi|daDa ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/11/tre-fascismi-della-jugoslavia.html I tre fascismi della Jugoslavia]''|Intervista di Sandro Curzi, ''Repubblica.it'', 11 giugno 1994}}
*La Jugoslavia è preda di tre fascismi: quello serbo, quello croato e quello musulmano. Vorrei spiegarmi bene: non si tratta di fascismi mediterranei, qui c'è in più, e in peggio, l'elemento di un nazionalismo razzista. In questo senso si tratta di regimi che hanno più affinità con il nazismo che non con il fascismo. Del fascismo, comunque, se non l'ideologia hanno i metodi.
*Le colpe di questa guerra sono nostre, degli jugoslavi. Ciò non toglie che alcune posizioni europee, di alcuni stati europei, possano aver favorito i diversi nazionalismi. Io non mi fido molto di quello che fanno a Ginevra e, finora, oltre ad alcuni discorsi non abbiamo avuto alcun risultato concreto. Occorre accrescere la presenza militare dell'Onu in Jugoslavia e aumentare le pressioni sui governi in guerra. Questo è l'unico spazio concreto di azione.