Anna Maria Ortese: differenze tra le versioni

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*''La [[bontà]] è la | sola libertà | dell'uomo. Tutto ciò | perché la sua vera | catena è la | non-bontà (il culto | dei propri beni) – | Essere buoni è superare | la forza di gravità.''<ref>''Libertà''; citato nella postfazione di Angela Borghesi a ''Le piccole persone'', p. 265.</ref>
*La vita – come le ombre televisive – non è mai nelle nostre stanze, ma altrove. Così, chi cercasse il [[Cucciolo]], scruti, la notte, nel silenzio del mondo; non lo chiami, se non sottovoce, ma sempre abbia cura di rinnovare l'acqua della sua ciotola triste. Non visto, verrà.<ref>Da ''Alonso e i visionari'', p. 246.</ref>
*[[Napoli]] è un pezzo di deserto azzurro.<ref>Da ''Alla luce del Sud: {{smalsmall|lettereLettere a Pasquale Prunas}}'', Archinto, Milano, 2006, [https://books.google.it/books?hl=it&id=poFlAAAAMAAJ&dq=napoli+un+pezzo+di+deserto+azzurro&focus=searchwithinvolume&q=deserto p. 132]. </ref>
*{{NDR|A proposito di [[Erich Priebke]]}} Poso lo sguardo sul carcere dove è chiuso in attesa di un nuovo processo [...]. Non si può non ammirare la dignità con cui accetta, dopo oltre mezzo secolo dal reato di cui è accusato, tutto il rituale solenne della giustizia. [...] Era la guerra. E la guerra non ha nulla di morale. Perché odiare? [...] Lasciate cadere i bastoni. E i lupi feriti di tutto il mondo, rispettateli.<ref>Citato su ''Il Giornale'', 12 gennaio 1997; citato in Giulia Borgese, [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/13/Cara_Ortese_Priebke_non_povero_co_0_9701133484.shtml ''Cara Ortese, Priebke non è un povero lupo ferito''], ''Corriere della Sera'', 13 gennaio 1997, p. 27.</ref>
*Rievocare i paesaggi del passato non si può, diremmo che Dio non vuole; vi è in essi alcunché dell'eden consentito all'uomo una volta sola... egli non può rientrarvi.<ref>Da ''Il cardillo addolorato''.</ref>