Golfo di Napoli: differenze tra le versioni

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*Un Dio mite e benigno, arcadico e sentimentale, dette vita al golfo di [[Napoli]] e, infinitamente savio, lo fece a guisa di cerchio e ne sbarrò l'entrata con [[Arcipelago Campano|isole]] protettrici, e lo ornò di cale e di seni sicuri, e gli diede la varietà dalla bassura [[Campi Flegrei|flegrea]] alle montagne dei [[Monti Lattari|Lattari]], e vi fece crescere la flora più vaga e il più impenetrabile bosco era di aranci. ([[Gino Doria]])
*Vi sono dei panorami che rappresentano assai più che una bellezza naturale o lo spettacolo di una grande città, addirittura le fattezze della Patria. <br>In Italia, per quanto ricca si creda, sono in numero limitatissimo. [...] Ad esempio la vista dal vialeViale dei Colli sulla città e sullele colline di [[Firenze]]; quella dal Gianicolo su [[Roma]]; la Riva degli Schiavoni a [[Venezia;]]: ma su tutte, inutile negarlo, troneggia il panorama del Golfo di Napoli, sia dall'alto del [...[Vomero]] o di [[Certosa di San Martino|San Martino]] sia all'arrivo dal mare. È questa la porta celeste dell'[[Italia]], la porta che non è retorico{{sic|rettorico}} chiamare augusta, e provoca nostalgia e rimpianto non solo ai napoletani emigrati. ([[Cesare Brandi]])
 
==Voci correlate==