Gilbert Keith Chesterton: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Gilbert Keith Chesterton==
*C'è un aspetto per il quale i matrimoni moderni falliscono quasi certamente: cercano di raggiungere uno scopo impossibile. Il desiderio di venerazione è profondo e insito nella natura umana, ma deve essere diretto a Dio. Avendo perso l'idea di Dio, molti uomini e donne iniziano la loro vita matrimoniale venerandosi l'un l'altro. E così arriva la disillusione. Nessun uomo può essere tutto per sua moglie e nessuna donna può essere tutto per il marito: solo il Dio infinito può essere tutto per l'uomo e per la donna che ha creato per Lui.<ref name=timeabstr>Da un articolo su ''Time's Abstract and Brief Chronicle'', 1905; citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, ''La Ballata del Cavallo Bianco'', Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 172.</ref>
*C'è un grande uomo che fa sentire ogni uomo piccolo. Ma il vero grande uomo è colui che fa sentire tutti grandi. (<ref>''Charles Dickens'', cap. 1).</ref>
*Con la benedizione del [[matrimonio]], si riceve la forza per amarsi ed essere fedeli l'uno all'altra e in quanto sacramento, la grazia di portare su di sé i limiti e gli errori dell'altro come fossero i propri. Qualsiasi marito e qualsiasi moglie sbaglia a volte così come ogni madre a volte sbaglia col figlio. Non siamo onniscienti e onnipotenti: non vediamo tutti gli elementi, non possiamo controllare nemmeno quelli che vediamo e l'egoismo umano a volte gioca brutti scherzi inconsci anche nel cuore più adorabile. In altre parole, non siamo Dio e guai a chi venera idoli anche all'interno del matrimonio. Ma una volta che ci si rende conto di questo, una volta che Dio è messo sul trono, nel matrimonio entra un enorme potere, per cui gli errori e i peccati dei due che sono stati fatti uno, possono servire per la reciproca santificazione.<ref name=timeabstr/>
*Dicono che il viaggiare allarghi la mente, ma è necessario possedere una mente.<ref>Da ''L'ombra del pescecane'', ne ''Il poeta e i pazzi'', traduzione di Frida Ballini, Bompiani, 2012.</ref>
*È facile, a volte, donare il proprio sangue alla patria, e ancor più facile donarle del denaro. Talvolta è più difficile donarle la verità. <ref> Da una lettera alla fidanzata; citato in [[Paolo Gulisano]], [http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2013/2/7/CHESTERTON-Quella-profezia-sui-banchieri-di-Wall-Street/361296/ ''Chesterton, quella "profezia" sui banchieri di Wall Street''], ''Il sussidiario.net''. </ref>
*È l'[[amore e odio|odio]] che unisce gli esseri umani, mentre l'[[amore e odio|amore]] è sempre individuale. (citato<ref>Citato in [[John Lukacs]], ''Democrazia e populismo'', traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Longanesi, 2006, p. 148) .</ref>
*È strano, ma l'esempio che mi viene in mente è quello di un libro intitolato ''L'uomo che fu Giovedì''. Era una sciocchezzuola un po' melodrammatica, pure conteneva una sua particolare teoria: un gruppo degli ultimi sostenitori di un ordine civile, lottano contro quello che, apparentemente, appare come un mondo in preda all'anarchia e scoprono, infine, che il misterioso capo degli anarchici è anche a capo dell'ordine costituito, la stessa creatura fiabesca che gli era apparsa piuttosto come l'orco di una pantomima. Soluzione logica (o folle) che ha indotto molti ad arguire che, in questo essere dalla natura ambigua, dovesse leggersi la descrizione della divinità, e il mio libro godette anche di un temporaneo rispetto tra coloro che amano questo tipo di interpretazione. L'errore era dovuto semplicemente al fatto che avevano letto il libro, ma non il titolo. Nel mio caso, veramente, si trattava di un sottotitolo. Il libro si chiamava ''L'uomo che fu Giovedì. Storia di un incubo''. Non era inteso come la descrizione del mondo qual era o come io pensavo che fosse, anche quando i miei pensieri erano molto più incerti di quanto non siano ora. Era la descrizione del mondo di dubbi, di disordine e di disperazione del quale parlavano i pessimisti a quell'epoca, ma con un barlume di speranza posto proprio nell'alternativa insita in quel dubbio che anche i pessimisti, a tratti, avvertivano. (dall<ref>Dall<nowiki>' </nowiki>''Illustrated London News'' del 13 giugno 1936; citato alla p. 173 de ''L'uomo che fu Giovedì'', Arnoldo Mondadori Editore, traduzione di Luciana Crepax), Arnoldo Mondadori Editore.</ref>
*I bambini, infatti, sono innocenti e amano la giustizia, mentre la maggior parte di noi è malvagia e naturalmente preferisce il perdono.<ref>Da (''On lying in bad and other essays'', a cura di Alberto Manguel, Bayeux Arts, 2000). <ref>Citato in ''Albero e Foglia'' di [[John Ronald Reuel Tolkien]] (edizione Bompiani dicembre 2008).</ref>
*Gli uomini [[coraggio|coraggiosi]] sono tutti dei [[vertebrato|vertebrati]]: sono morbidi in superficie e duri nel mezzo. (''Tremendous trifles'', cap. 33)
*I fatti non hanno mai creato lo spirito della realtà, perché la realtà stessa è uno spirito.<ref>Da (''Come to think of it'', cap. 8).</ref>
*I bambini, infatti, sono innocenti e amano la giustizia, mentre la maggior parte di noi è malvagia e naturalmente preferisce il perdono. (''On lying in bad and other essays'', a cura di Alberto Manguel, Bayeux Arts, 2000) <ref>Citato in ''Albero e Foglia'' di [[John Ronald Reuel Tolkien]] (edizione Bompiani dicembre 2008).</ref>
*Il [[male]] vince sempre grazie agli uomini dabbene che trae in inganno; e in ogni età si è avuta un'alleanza disastrosa tra abnorme ingenuità e abnorme peccato.<ref (daname=eu>Da ''Eugenetica e altri malanni'').</ref>
*I fatti non hanno mai creato lo spirito della realtà, perché la realtà stessa è uno spirito. (''Come to think of it'', cap. 8)
*Il [[male]] vince sempre grazie agli uomini dabbene che trae in inganno; e in ogni età si è avuta un'alleanza disastrosa tra abnorme ingenuità e abnorme peccato. (da ''Eugenetica e altri malanni'')
*Il mondo non languirà mai per mancanza di [[Meraviglia|meraviglie]], ma soltanto quando l'uomo cesserà di meravigliarsi.<ref name="Parisini">Citato in Marcus Parisini, ''L'anima degli animali'', Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone, 2002, p. 45. ISBN 88-87881-68-5</ref>
*L'intelligenza moderna non accetta nulla che venga dall'autorità. Ma accetta invece qualsiasi cosa che non sia autorevole.<ref>Da (''L'uomo che sapeva troppo'', cap. 5).</ref>
*Il povero onesto può a volte dimenticare la sua condizione, ma l'uomo ricco e onesto non lo può fare. (''All things considered'', cap. 2)
*L'uomo non vive di solo [[sapone]]. (da<ref>Da ''All I survey'').</ref>
*Il temperamento artistico è una malattia che affligge i [[dilettante|dilettanti]]. (''Eretici'', cap. 17)
*La Bibbia ci dice di amare i nostri vicini di casa, ed anche di amare i nostri nemici. Probabilmente perché spesso sono la stessa cosa.<ref>In (''The illustrated London news'', 16 luglio 1910).</ref>
*L'ideale cristiano non è stato messo alla prova e trovato manchevole: è stato giudicato difficile, e non ci si è mai provati ad applicarlo. (da ''What's wrong with the world'')
*La cosa più saggia del mondo è [[gridare]] prima del danno. Gridare dopo che il danno è avvenuto non serve a nulla, specie se il danno è una ferita mortale.<ref (da ''Eugenetica e altri malanni'')name=eu/>
*L'intelligenza moderna non accetta nulla che venga dall'autorità. Ma accetta invece qualsiasi cosa che non sia autorevole. (''L'uomo che sapeva troppo'', cap. 5)
*La dignità dell'[[artista]] sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo. (da<ref>Da ''Generally Speaking'').</ref>
*L'uomo che lancia una bomba è un artista perché preferisce un grande momento a tutto. (''L'uomo che fu giovedì'', cap. 1)
*La [[famiglia]] è il test della [[libertà]], perché è l'unica cosa che l'uomo libero fa da sé e per sé. (da<ref>Da ''Fancies versus fads'').</ref>
*L'uomo non vive di solo [[sapone]]. (da ''All I survey'')
*La [[felicità]] non è affatto una forma di soddisfazione o compiacimento: non è serenità o contentezza, come ho creduto fino ad oggi. La felicità non porta la pace, ma una spada: ti scuote come un lancio di dadi sul quale hai puntato tutto, toglie la parola e annebbia la vista. La felicità è più forte di se stessi e poggia il suo piede con fermezza sulla tua testa. <ref> Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, ''La Ballata del Cavallo Bianco'', Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 163. </ref>
*La Bibbia ci dice di amare i nostri vicini di casa, ed anche di amare i nostri nemici. Probabilmente perché spesso sono la stessa cosa. (''The illustrated London news'', 16 luglio 1910)
*La [[primavera]] non è primavera se non arriva troppo presto.<ref (daname=misc>Da ''A Miscellany of men'').</ref>
*La crudeltà è, forse, il tipo peggiore di peccato. La crudeltà intellettuale è certamente il tipo peggiore di crudeltà. (''All things considered'', cap. 6)
*La [[psicanalisi]] è una confessione senza assoluzione. (da<ref>Da ''Quello che ho visto in America'', cap. 10).</ref>
*La cosa più saggia del mondo è [[gridare]] prima del danno. Gridare dopo che il danno è avvenuto non serve a nulla, specie se il danno è una ferita mortale. (da ''Eugenetica e altri malanni'')
*La vera contentezza è una cosa attiva come l'agricoltura. È la capacità di tirar fuori da una situazione tutto quello che contiene. È difficile ed è rara.<ref (da ''A Miscellany of men'')name=misc/>
*La dignità dell'[[artista]] sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo. (da ''Generally Speaking'')
*Le circostanze spezzano le ossa di un uomo; ma non è mai stato dimostrato che esse spezzino l'[[ottimismo]] di un uomo.<ref>Da (''Charles Dickens'', cap. 2).</ref>
*La donna media è a capo di qualcosa di cui può fare ciò che vuole; l'[[uomo medio]] deve obbedire agli ordini e nient'altro. (da ''All thing considered'')
*Le forze che cambiano il corso della storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo. (citato<ref>Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, ''La Ballata del Cavallo Bianco'', Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 159).</ref>
*La [[famiglia]] è il test della [[libertà]], perché è l'unica cosa che l'uomo libero fa da sé e per sé. (da ''Fancies versus fads'')
*Non credo che il fato colpisca gli uomini qualunque cosa facciano, ma credo che il fato li colpisca a meno che essi non facciano qualcosa.<ref>Da (''The illustrated London news'', 29 aprile 1922).</ref>
*La [[felicità]] non è affatto una forma di soddisfazione o compiacimento: non è serenità o contentezza, come ho creduto fino ad oggi. La felicità non porta la pace, ma una spada: ti scuote come un lancio di dadi sul quale hai puntato tutto, toglie la parola e annebbia la vista. La felicità è più forte di se stessi e poggia il suo piede con fermezza sulla tua testa. <ref> Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, ''La Ballata del Cavallo Bianco'', Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 163. </ref>
*Proprio l'altro giorno nella metropolitana ho avuto il piacere di offrire il mio posto a tre signore.<ref>Citato da W. Scholz, ''Il libro delle risate'', in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*La nostra civiltà ha deciso, molto giustamente, che stabilire [[Innocente e colpevole|l'innocenza o la colpevolezza]] delle persone è troppo importante per essere affidata a uomini istruiti allo scopo. Quando la nostra civiltà vuole essere illuminata su questa angosciosa questione, si rivolge a persone che in materia di legge non ne sanno più di me, ma che sono capaci di sentire quel che io ho sentito sul banco dei giurati. Quando la nostra società vuole catalogare i libri di una biblioteca, scoprire il sistema solare, o altre minuzie del genere, si serve dei suoi specialisti. Ma quando vuol fare qualcosa di veramente serio riunisce 12 uomini comuni. Se ben ricordo, il Fondatore del Cristianesimo fece lo stesso. (da ''Tremendous Trifles''; citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', dicembre 1962)
*Puoi trovare il vero con la [[logica]] solo se hai già trovato il vero senza di essa. (da<ref>Da ''The Man who was Orthodox'').</ref>
*La [[primavera]] non è primavera se non arriva troppo presto. (da ''A Miscellany of men'')
*Se una cosa merita di essere fatta, merita di essere fatta male. (da<ref>Da ''What's wrong with the world'').</ref>
*La [[psicanalisi]] è una confessione senza assoluzione. (da ''Quello che ho visto in America'', cap. 10)
*Si potrebbe compilare il peggior libro del mondo usando solamente passi scelti dei migliori scrittori esistiti.<ref>Da (''On lying in bad and other essays'', a cura di Alberto Manguel, Bayeux Arts, 2000).</ref>
*La vera contentezza è una cosa attiva come l'agricoltura. È la capacità di tirar fuori da una situazione tutto quello che contiene. È difficile ed è rara. (da ''A Miscellany of men'')
*Tutta la differenza fra costruzione e creazione è esattamente questa: una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata costruita; ma una cosa creata si ama prima che esista. (dalla<ref>Dalla prefazione a Charles Dickens, ''Il Circolo Pickwick'').</ref>
*Le circostanze spezzano le ossa di un uomo; ma non è mai stato dimostrato che esse spezzino l'[[ottimismo]] di un uomo. (''Charles Dickens'', cap. 2)
*{{NDR|Il [[golf]]}} Un modo costoso di giocare alle biglie. (da<ref>Da ''Golf'', ''Life'', 3 settembre 1914).</ref>
*Le forze che cambiano il corso della storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo. (citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, ''La Ballata del Cavallo Bianco'', Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 159)
*Una buona battuta di spirito è una cosa assoluta, sacra, che non si può criticare. I nostri rapporti con una buona battuta di spirito sono immediati e addirittura divini. (dalla<ref>Dalla prefazione a Charles Dickens, ''Il Circolo Pickwick'').</ref>
*Le grandi opere letterarie sono sempre allegoriche: allegoriche di una qualche visione totale del mondo. (da ''The Ballad of the White Horse'')
*Una scusa impettita è un nuovo insulto... La parte lesa non vuol essere compensata perché è stata offesa, vuole essere guarita perché è stata ferita.<ref>Da (''L'uomo comune'', cap. 18).</ref>
*Non credo che il fato colpisca gli uomini qualunque cosa facciano, ma credo che il fato li colpisca a meno che essi non facciano qualcosa. (''The illustrated London news'', 29 aprile 1922)
*Ogni architettura è grande dopo il tramonto: forse l'architettura è veramente un'arte notturna, come quella dei [[fuochi d'artificio|fuochi artificiali]]. (''Tremendous trifles'', cap. 20)
*Puoi trovare il vero con la [[logica]] solo se hai già trovato il vero senza di essa. (da ''The Man who was Orthodox'')
*Se c'è qualcosa di peggio dell'odierno indebolirsi dei grandi principi morali, è l'odierno irrigidirsi dei piccoli principi morali. (da ''Tremendous Trifles'')
*Se una cosa merita di essere fatta, merita di essere fatta male. (da ''What's wrong with the world'')
*Si potrebbe compilare il peggior libro del mondo usando solamente passi scelti dei migliori scrittori esistiti. (''On lying in bad and other essays'', a cura di Alberto Manguel, Bayeux Arts, 2000)
*Tutta la differenza fra costruzione e creazione è esattamente questa: una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata costruita; ma una cosa creata si ama prima che esista. (dalla prefazione a Charles Dickens, ''Il Circolo Pickwick'')
*Tutti i [[dialetto|dialetti]] sono metafore e tutte le metafore sono poesia. (''L'imputato'', cap. 13)
*Un grande [[classico]] è uno scrittore che si può lodare senza averlo letto. (da ''All things considered'')
*{{NDR|Il [[golf]]}} Un modo costoso di giocare alle biglie. (da ''Golf'', ''Life'', 3 settembre 1914)
*Un uomo non può mai capire veramente un ragazzo, neppure quando lui è stato un ragazzo. (''Autobiografia'', cap. 3)
*Un'avventura è soltanto un fastidio considerato nel modo giusto. Un fastidio è soltanto un'avventura considerata nel modo sbagliato. (''All things considered'', cap. 4)
*Una buona battuta di spirito è una cosa assoluta, sacra, che non si può criticare. I nostri rapporti con una buona battuta di spirito sono immediati e addirittura divini. (dalla prefazione a Charles Dickens, ''Il Circolo Pickwick'')
*Una nuova filosofia in generale significa in pratica l'espressione di qualche vecchio vizio. (''All things considered'', cap. 19)
*Una scusa impettita è un nuovo insulto... La parte lesa non vuol essere compensata perché è stata offesa, vuole essere guarita perché è stata ferita. (''L'uomo comune'', cap. 18)
*Una volta mi limitavo a ringraziare [[Babbo Natale]] per pochi soldi e qualche biscotto. Ora, lo ringrazio per le stelle e le facce in strada, e il vino e il grande mare.<ref>Da una lettera al ''Tablet'' di Londra; riportato in ''[http://www.tempi.it/perche-io-credo-ancora-a-babbo-natale-ho-semplicemente-esteso-lidea#.VnN1v_nhDIV Perché io credo ancora a Babbo Natale. Ho semplicemente esteso l'idea]'', ''Tempi'', 19 dicembre 2014.</ref>
*Uno dei misteri del [[matrimonio]], che deve essere un sacramento e uno dei più incredibili, è che un uomo inutile come me, può diventare indispensabile in certi momenti. Non mi sono mai sentito così piccolo come ora che so quanto sono necessario. <ref> Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, ''La Ballata del Cavallo Bianco'', Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 171.</ref>
*Vi è qualcosa di depravato in ogni uomo che non abbia voglia di violare i dieci comandamenti.<ref>Da (''The illustrated London news'', 11 aprile 1925).</ref>
 
{{Intestazione2|''Idioti con l'aureola''|In [[Walt Whitman]], ''Canto una vita immensa'', a cura di [[Antonio Spadaro]], Ancora, Milano, 2009, pp. 149-153. ISBN 88-514-0632-4}}
 
*Tutta la mia gioventù è stata sotto il segno, paragonabile al sole nascente, dell'ardore sanguigno di [[Walt Whitman]]. Mi sembrava quasi come una folla che diventava un gigante, o come Adamo, il primo uomo. Mi emozionava l'idea che qualcuno potesse averlo incontrato, visto per strada; era quasi come se fosse un Cristo redivivo.
*[[Walt Whitman|Whitman]] rappresentava la fratellanza alla luce del sole, descrivendo una varietà infinita di creature meravigliose e raggianti, tutte sacre in quanto concrete. [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]] aveva adorato l'uomo, ma Whitman adorava gli uomini. Ogni sguardo umano, ogni caratteristica umana, diventava la materia per poetare misticamente, come una torcia che illumina, a caso, le facce sparse di una folla. Tutti gli uomini dovrebbero essere trattati come re e adorati come divinità.
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*La vita è la più bella delle avventure ma solo l'avventuriero lo scopre.<ref>''[http://uomovivo.blogspot.it/2011/06/ma-chesterton-lha-detta-o-non-la-detta.html Ma Chesterton l'ha detta o non la detta? Non l'ha detta]'' e ''[http://uomovivo.blogspot.it/2013/05/la-vita-quotidiana-e-la-piu-romantica.html "La vita quotidiana è la più romantica delle avventure..." - Brevissima storia di un apocrifo chestertoniano]'', ''Uomovivo. Blogspot.it''.</ref>
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa frase viene attribuita a Chesterton ma non è presente nei suoi scritti. Molti la collegano ad ''Eretici'', ma nel libro questa frase non compare. La frase sembra essere una liberissima sintesi di alcune idee di Chesterton e sembra provenire da un saggio dal titolo ''[http://books.google.it/books?ei=7DykT9TgGubT4QTZhr24CQ&hl=it&output=html_text&id=XDYRAAAAIAAJ&dq=giovanni+barra+chesterton&q=vita+Avventuriero+scopre#search_anchor La visione della Chiesa in G. K. Chesterton]'' inserto in un numero di ''Vita e pensiero'' (la rivista dell'Università Cattolica) del 1956.
*Non abbattere mai una palizzata prima di conoscere la ragione per cui fu costruita.
:''Don't ever take a fence down until you know the reason why it was put up''.<ref>Secondo The American Chesterton Society, questa citazione è una parafrasi di John F. Kennedy di un passaggio da ''The Thing'' (1929), nel quale Chesterton si riferiva ad una recinzione o cancello eretto attraverso una strada. La frase, nella versione originale, è: ''The more modern type of reformer goes gaily up to it and says, "I don't see the use of this; let us clear it away." To which the more intelligent type of reformer will do well to answer: "If you don't see the use of it, I certainly won't let you clear it away. Go away and think. Then, when you can come back and tell me that you do see the use of it, I may allow you to destroy it."''</ref>
 
==''All things considered''==
*Il povero onesto può a volte dimenticare la sua condizione, ma l'uomo ricco e onesto non lo può fare. (''All things considered'', cap. 2)
*La crudeltà è, forse, il tipo peggiore di peccato. La crudeltà intellettuale è certamente il tipo peggiore di crudeltà. (''All things considered'', cap. 6)
*La donna media è a capo di qualcosa di cui può fare ciò che vuole; l'[[uomo medio]] deve obbedire agli ordini e nient'altro. (da ''All thing considered'')
*Un'avventura è soltanto un fastidio considerato nel modo giusto. Un fastidio è soltanto un'avventura considerata nel modo sbagliato. (''All things considered'', cap. 4)
*Un grande [[classico]] è uno scrittore che si può lodare senza averlo letto. (da ''All things considered'')
*Una nuova filosofia in generale significa in pratica l'espressione di qualche vecchio vizio. (''All things considered'', cap. 19)
 
==''Autobiografia''==
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*La vera difficoltà dell'uomo non è di godere i lampioni o i panorami, non di godere i denti-di-leone o le braciole, ma di godere il godimento, di mantenersi capace di farsi piacere ciò che gli piace.
*Nessun uomo ha veramente misurato la vastità del debito verso quel qualsiasi essere che l'ha creato e che lo ha reso capace di chiamarsi qualcosa. Dietro il nostro cervello, per così dire, v'era una vampa o uno scoppio di sorpresa per la nostra stessa esistenza: scopo della vita artistica e spirituale era di scavare questa sommersa alba di meraviglia, cosicché un uomo seduto su una sedia potesse comprendere all'improvviso di essere veramente vivo, ed essere felice.
*Un uomo non può mai capire veramente un ragazzo, neppure quando lui è stato un ragazzo. (''Autobiografia'', cap. 3)
 
===[[Explicit]]===
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==''Cosa c'è di sbagliato nel mondo''==
*È piuttosto evidente che la gonna è un segno della dignità femminile, non della sottomissione femminile; lo si può provare con una semplice verifica. Nessun sovrano indosserebbe in maniera deliberata le catene messe allo schiavo... Ma quando gli uomini vogliono essere sicuri di ottenere un riconoscimento notevole, come i giudici, i preti e i re, essi indossano le gonne, le lunghe e dondolanti vesti della dignità femminile. Il mondo intero è sotto il governo della sottoveste, perché anche gli uomini indossano la sottoveste quando vogliono governare. (2016, p. 112)
*L'ideale cristiano non è stato messo alla prova e trovato manchevole: è stato giudicato difficile, e non ci si è mai provati ad applicarlo. (da ''What's wrong with the world'')
*L'unico modo in cui possiamo impedire il [[Socialismo]] è attraverso un cambiamento vasto come il Socialismo. Se sosteniamo la proprietà privata, dobbiamo distribuire la proprietà, seminandola dappertutto con assoluta severità, come fece la Rivoluzione francese. Se vogliamo preservare la famiglia, dobbiamo rivoluzionare la nazione. (2016, p. 201)
*Questo è il compito impegnativo che sta di fronte agli educatori: essi devono insegnare alla gente a degustare i colori come fossero liquori. Hanno il difficile compito di trasformare degli ubriaconi in degustatori. Se il ventesimo secolo riuscirà a portare a termine questo compito, sarà almeno in pari con il dodicesimo secolo. (2016, p. 159)
*L'unico modo in cui possiamo impedire il [[Socialismo]] è attraverso un cambiamento vasto come il Socialismo. Se sosteniamo la proprietà privata, dobbiamo distribuire la proprietà, seminandola dappertutto con assoluta severità, come fece la Rivoluzione francese. Se vogliamo preservare la famiglia, dobbiamo rivoluzionare la nazione. (2016, p. 201)
 
*Un tempo la parola "compromesso" significava che mezza pagnotta era meglio che non avere pane. Tra i moderni uomini di stato ora sembra che significhi che mezza pagnotta è meglio di una pagnotta intera. (cap. 3; 2011)
 
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*L'uomo può essere definito un animale che fa dei dogmi. (p. 224 cap. XX)
*Nessuno è più pericoloso di un uomo privo di idee, il giorno che ne avrà una gli darà alla testa come il vino a un astemio. (p. 232 cap.XX)
*Il temperamento artistico è una malattia che affligge i [[dilettante|dilettanti]]. (''Eretici'', cap. 17)
 
===[[Explicit]]===
Line 151 ⟶ 147:
 
==''I paradossi di Mr Pond''==
 
*È quasi l'esatta definizione delle padrone di casa quella che afferma che costoro fanno parlare fra loro persone che odiano parlare, e che le separano quando stanno cominciando a provarci gusto.
*Il paradosso è stato definito come "la verità che sta ritta in piedi sulla propria testa per attirare l'attenzione", ed è stato difeso sulla base del fatto che esiste un gran numero di credenze che sta ben saldo sui propri piedi, visto che la testa non la possiede.
Line 159 ⟶ 154:
 
==''Il Club dei Mestieri Stravaganti''==
 
*"Ogni particolare ci conduce a qualcosa, certo; ma quasi sempre ci conduce alla cosa sbagliata. I fatti ci conducono in tutte le direzioni, almeno a quanto mi sembra, come i mille rami di un albero. È solo la vita dell'albero che possiede un'unità e si innalza; è solo la linfa verde che zampilla, come una fontana, verso le stelle." (p. 38)
*"Ci ha sempre colpiti la constatazione che non c'è elemento della vita moderna che sia deploverole quanto il fatto che l'uomo moderno debba cercare la sua vita artistica interamente nello stato sedentario. Se desidera navigare in un mondo di fiaba, egli legge un libro; se desidera slanciarsi nel folto di una battaglia, legge un libro; se desidera scivolare giù da una balaustra, legge un libro. Noi gli diamo queste visioni, ma nello stesso tempo gli diamo anche l'esercizio, la necessità di saltare da un muro all'altro, di combattere con persone strane, di correre per le strade davanti a degli inseguitori: tutti esercizi igienici e divertenti. Noi gli diamo uno sprazzo del grande mondo primitivo di Robin Hood o dei cavalieri erranti del tempo in cui si giocava, sotto un cielo splendido, una meravigliosa partita. Noi riconduciamo gli uomini alla loro infanzia, al tempo divino in cui potevamo essere i protagonisti d'avventure, essere gli eroi di se stessi, in cui potevamo nello stesso momento danzare e sognare." (pp. 47-48)
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*Le scuole e i saggi più [[Ermetismo (filosofia)|ermetici]] non hanno mai avuto la gravità che alberga negli occhi di un neonato di tre mesi. La sua è la gravità dello stupore di fronte all'universo, e questo stupore non è misticismo, bensì buonsenso trascendente. Il fascino dei bambini sta nel fatto che con ognuno di loro tutte le cose vengono rifatte, e l'universo rimesso alla prova. Quando camminiamo per strada e sotto di noi vediamo le deliziose teste bulbosa di questi funghi umani, il triplo delle dimensioni che dovrebbero avere in proporzione al loro corpo, dovbremmo sempre ricordarci innanzitutto che ognuna di quelle sfere contiene un universo nuovo fiammante, nuovo quanto era nuovo il mondo il settimo giorno della creazione. In ognuna c'è un nuovo sistema di stelle, nuova erba, nuove città, un nuovo mare. (p. 113)
*Possiamo scalare il cielo e trovare miriadi di nuove stelle, ma ne mancherà sempre una che ancora non abbiamo scoperto: quella su cui siamo nati. (p. 114)
*Tutti i [[dialetto|dialetti]] sono metafore e tutte le metafore sono poesia. (''L'imputato'', cap. 13)
*«Il mio paese, a torto o a ragione», è una cosa che nessun patriota potrebbe nemmeno pensare di dire, tranne in un caso disperato. È come dire «Mia madre, sobria o ubriaca».<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
 
==''L'osteria volante''==
Line 230 ⟶ 226:
 
==''L'uomo che fu Giovedì. Storia di un incubo''==
 
===[[Incipit]]===
Il sobborgo di Saffron Park sorgeva nella parte di Londra dove tramonta il sole ed era rosso e screziato come un tramonto. Costruito tutto con mattoni rossi, a vederlo da lontano, contro il cielo, appariva fantasioso, bizzarro, e anche a chi si addentrava per le sue strade, offriva la stessa impressione di disordine e difformità. Era opera di uno speculatore edilizio dalle idee originali e non esente da qualità artistiche, che ne definiva l'architettura a volte Queen Elizabeth a volte Queen Anne, come se si trattasse della stessa regina. Se ne parlava, non del tutto a torto, come di una colonia di artisti, anche se nulla vi era mai stato prodotto che si potesse definire in qualsiasi modo un'opera d'arte, ma se la pretesa di essere un centro di vita intellettuale appariva eccessiva, era innegabile che si trattasse, se non altro, di un luogo molto piacevole. Chi vedeva per la prima volta quelle strane case rosse, non poteva non pensare che, per adattarvisi, anche l'aspetto di chi vi abitava dovesse essere per lo meno inconsueto, ma se lo si guardava come a un sogno e non come a un trucco scenico, Saffron Park diventava non solo bello, ma perfetto. I suoi abitanti non erano artisti, eppure tutto l'insieme era artistico. Quel giovanotto con i capelli lunghi, coloro oro rosso e l'espressione impudente non era un vero poeta, ma era certamente un poema. Quel vecchio signore con la barba bianca incolta e il cappello bianco sformato, venerando impostore, non era un vero filosofo ma suscitava almeno meditazioni filosofiche. Quel piccolo scienziato calvo, con la testa liscia che pareva un uovo e il collo magro, da uccello, non aveva il diritto di darsi tutte quelle arie, non aveva fatto una scoperta nel campo della biologia, ma quale entità biologica avrebbe potuto scoprire più singolare di se stesso? Così e solo così bisognava giudicare Saffron Park, non come una fucina di artisti, ma come una fragile eppure compiuta opera d'arte. Penetrare nella sua vita sociale significava trovarsi nel pieno svolgersi di una commedia.
 
===Citazioni===
*L'uomo che lancia una bomba è un artista perché preferisce un grande momento a tutto. (''L'uomo che fu giovedì'', cap. 1)
*''Una nube offuscava le menti, | nell'aria passava un gemito, | una nube malata premeva sull'anima | quando io e te eravamo ragazzi. | La scienza svelava il nulla, | l'arte celebrava la decadenza; | il mondo era vecchio, finito, | ma eravamo allegri, io e te.'' (p. 15)
*''Un peccato innocente | era distorto in forme miserande, | l'uomo si vergognava dell'onore, | ma io e te non ci vergognavamo. | Anche se sciocchi, deboli e confusi, | non eravamo scesi così in basso. | Quando il nero Baal precluse il cielo, | non innalzammo un canto a celebrarlo. | Fanciulli, costruivamo fortezze nella sabbia, | fragili come noi, ma alte | a fermare quel mare di amarezza. | Buffoni in vesti varipinte, | tacevano le campane delle chiese, | ma squillavano i nostri | berrettini a sonagli.'' (pp. 15-16)
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==''L'Uomo Eterno''==
 
*Nulla di più comune, per esempio, che trovare un critico moderno che scriva cose di questo genere: 'Il Cristianesimo fu soprattutto un movimento ascetico, una corsa al deserto, un rifugio nel chiostro, una rinuncia alla vita e alla felicità; esso non fu che parte di una fosca e inumana reazione contro la natura stessa, un odio pel corpo, un aborrimento dell'universo materiale, una specie di suicidio universale dei sensi e anche dell'individuo. Derivava da un fanatismo orientale come quello dei fachiri, ed era basato su un pessimismo orientale che considerava l'esistenza stessa come un male'. In tutto questo la cosa straordinaria è che tutto è verissimo; vero in ogni particolare, con la sola differenza che è attribuito erroneamente a chi non ci ha niente a che vedere. Non è vero della Chiesa; è vero delle eresie condannate dalla Chiesa. È come se uno fosse obbligato a scrivere un'analisi degli errori e del malgoverno dei ministri di Giorgio III, con la piccola inesattezza che tutto il racconto si riferisse a Giorgio Washington; o come se uno facesse un elenco dei delitti dei bolscevichi con la sola variante di attribuirli allo zar. La Chiesa primitiva fu, sì, ascetica, ma in dipendenza di una filosofia totalmente diversa da quella di una guerra alla vita e alla natura; la quale realmente esistette nel mondo, e basterebbe che i critici sapessero dove andare a cercarla.
 
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==''La Chiesa Viva – Perché sono cattolico''==
 
*Per litigare occorre essere in tre. È necessaria la presenza del paciere. Non si può raggiungere il potenziale pieno della furia umana senza l'intervento strategico di un amico di ambo le parti.
*Se si deve usare ancora la parola 'gesuita' come sinonimo di 'bugiardo', preferirei che la medesima trasposizione si applicasse alla parola 'giornalista' poiché si tratta di una verità molto più frequente.
 
==''La Resurrezione di Roma''==
 
*Posso dire onestamente, come impressione generale sulle cose, che non trovo mai nulla di noioso; ma un libro in cui descrivessi la scoperta che nulla esiste di noioso potrebbe essere noioso per davvero. Allo stesso modo, nel fare il racconto del mio viaggio, mi sento costretto a dire che sono un cattivo viaggiatore, o almeno un cattivo turista. E anche qui non intendo mancar di rispetto al turista, tanto meno poi al pellegrino. Per natura io sono simile a quel pellegrino che non riesce mai a vedere il Papa perché si sofferma troppo a contemplare le Guardie del Papa.
*È insensato andare a Roma se non si possiede la convinzione di tornare a Roma.
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*È consuetudine lamentarsi del trambusto e del dinamismo della nostra epoca; ma in verità la caratteristica principale di quest'epoca è la sua profonda pigrizia e stanchezza, ed è precisamente questa effettiva pigrizia la causa dell'apparente trambusto. Prendete un caso visibilissimo: le strade sono piene del rumore dei taxi e delle automobili, dovuto non all'attività, ma al riposo umano. Ci sarebbe meno trambusto se ci fosse più attività: se la gente semplicemente andasse a piedi. Il nostro mondo sarebbe più silenzioso se fosse più energico.
*Tutto il mondo moderno è in guerra con la ragione, e la torre già vacilla.
 
*Chi crede nei miracoli li accetta (a torto o a ragione) perché ne ha delle prove. Chi non crede nei miracoli non li accetta (a torto o a ragione) perché ha una dottrina contro di essi. (cap. IX; 2010)
*Il poeta desidera solamente l'esaltazione e l'espansione, un mondo entro cui espandersi. Il poeta chiede solo di levare la propria testa fino ai cieli. È il logico che cerca di spingere i cieli dentro la sua testa. Ed è la sua testa a spaccarsi. (cap. II; 2010)
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===[[Explicit]]===
Questo è ovviamente un lavoro inadeguato e da dilettanti, ma non è probabile che venga bruciato e, anche se lo fosse, non lascerebbe certo un vuoto pecepibile nella gran massa di nuovi e splendidi lavori che vengono continuamente dedicati alla ''philosophia perennis'', la filosofia perenne.
 
==''Tremende bazzecole''==
*Gli uomini [[coraggio|coraggiosi]] sono tutti dei [[vertebrato|vertebrati]]: sono morbidi in superficie e duri nel mezzo. (''Tremendous trifles'', cap. 33)
*La nostra civiltà ha deciso, molto giustamente, che stabilire [[Innocente e colpevole|l'innocenza o la colpevolezza]] delle persone è troppo importante per essere affidata a uomini istruiti allo scopo. Quando la nostra civiltà vuole essere illuminata su questa angosciosa questione, si rivolge a persone che in materia di legge non ne sanno più di me, ma che sono capaci di sentire quel che io ho sentito sul banco dei giurati. Quando la nostra società vuole catalogare i libri di una biblioteca, scoprire il sistema solare, o altre minuzie del genere, si serve dei suoi specialisti. Ma quando vuol fare qualcosa di veramente serio riunisce 12 uomini comuni. Se ben ricordo, il Fondatore del Cristianesimo fece lo stesso. (da ''Tremendous Trifles''; citato<ref>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', dicembre 1962).</ref>
*Ogni architettura è grande dopo il tramonto: forse l'architettura è veramente un'arte notturna, come quella dei [[fuochi d'artificio|fuochi artificiali]]. (''Tremendous trifles'', cap. 20)
*Se c'è qualcosa di peggio dell'odierno indebolirsi dei grandi principi morali, è l'odierno irrigidirsi dei piccoli principi morali. (da ''Tremendous Trifles'')
 
==''Uomovivo''==