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===Vol. X ''La seconda guerra mondiale, il crollo del fascismo, la Resistenza''===
*La [[seconda guerra mondiale]], come la prima, fu il risultato di una serie di contraddizioni e di tensioni internazionali ed interne, tipiche dei paesi economicamente più sviluppati e politicamente più forti del mondo. In sostanza fu anch'essa il prodotto dell'imperialismo o, più esattamente, di una certa fase di sviluppo a cui era giunto al principio del secolo XX la società capitalistica, e insieme di un certo tipo di civiltà (quindi di istituzioni, di cultura, di ideologie e di costume), che i paesi più progrediti avevano in parte ereditato dal passato e in parte fatto sorgere nel corso dell'Ottocento e dei primi anni del Novecento. (cap. 1, p. 13)
*Di scarsa intelligenza e poco esperto di politica, [[Ettore Muti|Muti]] si rivelò ben presto poco propenso a seguire i consigli del suo protettore {{NDR|Galeazzo Ciano}} e fece pessima prova nella difficile carica {{NDR|di segretario del Partito Nazionale Fascista}} che gli era stata affidata, sicché l'ambizioso ministro degli esteri finì per rimpiangere quasi il filotedesco Starace. (cap. 1, p. 30)
*Finite le ostilità contro la Francia e sfumate rapidamente le speranze tedesche e italiane che l'Inghilterra accettasse di trattare la pace, Hitler decise il 16 luglio {{NDR|1940}} di dare esecuzione al piano per l'invasione dell'Inghilterra (denominato operazione [[Operazione Leone marino|"leone marino"]]) e respinse l'offerta fattagli da Mussolini già il 26 giugno in vista della probabilità dell'operazione stessa, di un corpo di spedizione italiano per partecipare all'invasione motivando il rifiuto con difficoltà logistiche. (cap. 1, p. 65)
*Sostenitore di una religiosità indipendente da qualsiasi forma di chiesa o di setta, fondata sulla fratellanza umana, la non violenza e il pacifismo, [[Aldo Capitini|Capitini]] rimase sempre decisamente antifascista, sebbene non volesse mai far parte di alcuna organizzazione propriamente politica (neppure del partito d'azione) e si limitasse ad una funzione di ispiratore morale. (cap. 2, p. 144)