Philip K. Dick: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Philip K. Dick==
*Dei Sette Vizi Capitali, l'[[Orgoglio]] è il peggiore. [[Rabbia]], [[Avarizia]], [[Invidia]], [[Lussuria]], [[Accidia]], [[Gola (ingordigia)|Gola]] – riguardano il rapporto degli uomini tra di loro e con il resto del mondo. L'Orgoglio, invece, è assoluto. È la rappresentazione della relazione soggettiva che una persona intrattiene con se stessa. Quindi, tra tutti, è il più mortale. L'Orgoglio non ha bisogno di un oggetto di cui essere orgogliosi. È narcisismo portato all'estremo. (da ''Deus Irae'', cap. 4)
*Dio mio, eccoti qui per la prima volta in vita tua sulla superficie di un altro pianeta {{NDR|[[Marte (astronomia)|Marte]]}} [...] Non gli hai neppure dato un'occhiata, e c'è gente che ha voluto vedere i canali — che ha discusso sulla loro esistenza — per secoli! (da ''Noi marziani'')
*"[[Dio]] promette la [[immortalità|vita eterna]]" disse Eldritch. "Io posso fare di meglio; posso metterla in [[commercio]]." (''Le tre stimmate di Palmer Eldritch'')
*L'esistenza di una [[Maggioranza e minoranza|maggioranza]], implica logicamente una [[Maggioranza e minoranza|minoranza]] corrispondente. (da ''Minority Report'')
*Mi dispiace dirlo ma gli scrittori di [[fantascienza]] non sanno nulla. Noi non possiamo parlare di scienza perché le nostre conoscenze al riguardo sono limitate e non ufficiali, e solitamente la nostra [[finzione]] è terribile.
:''Science fiction writers, I am sorry to say, really do not know anything. We can't talk about science, because our knowledge of it is limited and unofficial, and usually our fiction is dreadful.'' (da ''[http://deoxy.org/pkd_how2build.htm How to Build a Universe That Doesn't Fall Apart Two Days Later]'')
*Lo strumento fondamentale per la manipolazione della [[realtà]] è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole.
:''The basic tool for the manipulation of reality is the manipulation of words. If you can control the meaning of words, you can control the people who must use the words.'' (da ''How To Build A Universe That Doesn't Fall Apart Two Days Later'')
*La realtà è ciò che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.<ref>Citato in Gianni Rossi Barilli, ''[http://archivio.feltrinellieditore.it/FattiLibriInterna/FattiLibriInterna?id_fatto=4036 L'Europa senza gli europei]'', ''il manifesto'', 30 ottobre 2004.</ref>
:''Reality is that which, when you stop believing in it, doesn't go away.'' (da ''How To Build A Universe That Doesn't Fall Apart Two Days Later'')
*Dei Sette Vizi Capitali, l'[[Orgoglio]] è il peggiore. [[Rabbia]], [[Avarizia]], [[Invidia]], [[Lussuria]], [[Accidia]], [[Gola (ingordigia)|Gola]] – riguardano il rapporto degli uomini tra di loro e con il resto del mondo. L'Orgoglio, invece, è assoluto. È la rappresentazione della relazione soggettiva che una persona intrattiene con se stessa. Quindi, tra tutti, è il più mortale. L'Orgoglio non ha bisogno di un oggetto di cui essere orgogliosi. È narcisismo portato all'estremo. (da ''Deus Irae'', cap. 4)
*La [[verità]] diverte sempre gli ignoranti. (da ''Noi marziani'')
*Per quello che mi riguarda, la poesia è iniziata con [[Bob Dylan|Dylan]] e dopo di lui è cominciato il declino. (da ''''Nostri amici da Frolix 8'', [https://books.google.it/books?id=EcNlAwAAQBAJ&pg=PT162 p. 162])
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*Volevo solo dirti una cosa. Due, al massimo. Primo, che lui, sai di chi parlo, esiste davvero, c'è davvero. Anche se non come l'abbiamo pensato e ne abbiamo fatto esperienza finora... o come riusciremo mai a farlo. E secondo... non può aiutarci più di tanto. Forse un po'. Ma se ne sta a mani vuote; capisce, vuole aiutare. Ci prova, ma... non è così semplice, tutto lì. Non mi chiedere perché. Forse non lo sa nemmeno lui. Forse è perplesso anche lui. Persino dopo tutto il tempo che ha avuto per pensarci su. (da ''Le tre stimmate di Palmer Eldritch'')
 
==''Come costruire un universo che non cada a pezzi dopo due giorni''==
==''Ma gli androidi sognano pecore elettriche?''<ref>Anche noto con i titoli ''Cacciatore di androidi'' e ''Blade Runner''.</ref>==
*La realtà è ciò che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci.<ref>Citato in Gianni Rossi Barilli, ''[http://archivio.feltrinellieditore.it/FattiLibriInterna/FattiLibriInterna?id_fatto=4036 L'Europa senza gli europei]'', ''il manifesto'', 30 ottobre 2004.</ref>
===[[Incipit]]===
:''Reality is that which, when you stop believing in it, doesn't go away.'' (da<ref>Da ''[http://deoxy.org/pkd_how2build.htm How Toto Build Aa Universe That Doesn't Fall Apart Two Days Later]'').</ref>
====M. T Guasta====
*Lo strumento fondamentale per la manipolazione della [[realtà]] è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole.
Una minuscola e allegra vibrazione elettrica, trasmessa dalla soneria automatica e proveniente dall'organo degli umori, accanto al suo letto, svegliò Rick Deckard. Sorpreso (trovarsi sveglio senza preavviso lo sorprendeva sempre) si alzò dal letto, restò immobile un attimo nel suo variopinto pigiama e si stiracchiò.<br>
:''The basic tool for the manipulation of reality is the manipulation of words. If you can control the meaning of words, you can control the people who must use the words.'' (da ''How To Build A Universe That Doesn't Fall Apart Two Days Later'')
 
*Mi dispiace dirlo ma gli scrittori di [[fantascienza]] non sanno nulla. Noi non possiamo parlare di scienza perché le nostre conoscenze al riguardo sono limitate e non ufficiali, e solitamente la nostra [[finzione]] è terribile.
====Riccardo Duranti====
:''Science fiction writers, I am sorry to say, really do not know anything. We can't talk about science, because our knowledge of it is limited and unofficial, and usually our fiction is dreadful.'' (da ''[http://deoxy.org/pkd_how2build.htm How to Build a Universe That Doesn't Fall Apart Two Days Later]'')
Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d'umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard. Sorpreso — lo sorprendeva sempre il trovarsi sveglio senza alcun preavviso — si alzò dal letto con indosso il pigiama multicolore e si stiracchiò. Ora, nell'altro letto, anche Iran, sua moglie, dischiuse gli occhi grigi, tutt'altro che gioviali, sbatté le palpebre, quindi gemette e li richiuse.
 
===Citazioni===
*Il televisore [[Pubblicità dai libri|strillava]]: «... vi riporterà ai bei tempi degli Stati del Sud prima della Guerra Civile! Sia esso collaboratore domestico o instancabile bracciante, un robot umanoide personalizzato – progettato apposta PER VOI E SOLO PER VOI, per soddisfare qualsiasi esigenza particolare – vi sarà consegnato al vostro arrivo completamente gratis, accessoriato secondo quanto da voi richiesto prima della partenza dalla Terra; questo fedele compagno nella più grande, più audace avventura concepita dall'uomo nei tempi moderni, senza darvi alcun problema vi fornirà...» Andava avanti così per ore, praticamente senza fermarsi mai. (2004, pp. 41-42)
*Come la maggior parte delle persone, Rick si era spesso chiesto quale fosse il vero motivo per cui un androide girava a vuoto senza speranza quando veniva sottoposto a un test per la misurazione dell'[[empatia]]. L'empatia, evidentemente, esisteva solo nel contesto della comunità umana, mentre qualche grado di intelligenza si poteva trovare in qualsiasi specie e ordine animale, ''arachnida'' compresi. La facoltà empatica, tanto per cominciare, richiedeva probabilmente un istinto di gruppo integro; un organismo solitario, per esempio un ragno, non saprebbe cosa farsene; anzi, l'empatia tenderebbe ad atrofizzare la capacità di sopravvivenza del ragno. Lo renderebbe conscio del desiderio di vivere insito nella preda. Di conseguenza tutti i predatori, compresi i mammiferi altamente evoluti, come i felini, morirebbero di fame.<br>L'empatia, aveva concluso una volta, deve limitarsi agli erbivori o comunque agli onnivori, che possono astenersi da una dieta a base di carne. Perché, in fondo, il dono dell'empatia rendeva indistinti i confini tra vittima e carnefice, tra chi ha successo e chi è sconfitto. (2004, pp. 54-55)
*A Rick piaceva considerarli a questa stregua; rendeva il suo lavoro più accettabile. Nel ritirare – cioè uccidere – un droide, lui così non violava la fondamentale [[Regole dai libri|regola di vita]] dettata da Mercer: ''Uccidete solo gli assassini'', aveva detto Mercer agli uomini l'anno in cui le scatole empatiche avevano fatto la loro prima apparizione sulla Terra. (2004, p. 55)
*''Kipple''<ref>Tradotto come "palta" nelle edizioni Fanucci.</ref>, sono tutti gli oggetti inutili, come una bustina di fiammiferi dopo aver usato l'ultimo fiammifero, o una fascetta gommata, o il giornale omeopatico del giorno prima. Quando non c'è nessuno in giro, il kipple si riproduce. Per esempio, se vai a letto lasciando in giro del kipple, la mattina dopo, quando ti svegli, ce n'è il doppio. E diventa sempre di più. (J.R. Isidore; 1986, p. 63)
*«C'è la Prima [[Regole dai libri|Legge]] della Palta», disse Isidore. «'La palta scaccia la nonpalta.' Come la legge di Gresham sul denaro falso, ha presente? E in questi appartamenti non c'è nessuno a contrastare la palta.» (2004, p. 89)
*Continuando a guidare tirò fuori i fogli spiegazzati e trovò la sua cosiddetta età {{NDR|riferendosi ad un androide}}. Ventotto anni, lesse. A giudicare dalle apparenze, le quali, per gli [[androide|androidi]], erano l'unico criterio di valutazione possibile. (1986, p. 92)
*Anche senza l'aiuto dell'organo Penfield, era raggiante di ottimismo. E di una rabbiosa, lieta anticipazione. (1986, p. 92)
*Secondo me, se noi tre siamo ancora vivi, un motivo c'è. Secondo me, se il cacciatore avesse la minima indicazione di dove ci troviamo si sarebbe già fatto vivo. La prima [[Regole dai libri|regola]] dei [[Cacciatore di taglie|cacciatori di taglie]] è: muoversi più in fretta possibile. È solo così che possono guadagnare qualcosa. (Roy Baty; 2004, p. 180)
*E magari Milt, che era molto ingegnoso, poteva progettare un'arma da fargli usare. Qualcosa di fantasioso per abbattere i [[Cacciatore di taglie|cacciatori di taglie]]... qualsiasi cosa essi fossero. Ne aveva un'immagine vaga, appena intravista: un qualcosa di spietato che andava in giro con un elenco e una pistola, che si muoveva meccanicamente nel piatto, burocratico compito di ammazzare la gente. Una cosa senza emozioni, forse anche senza un volto; una cosa che se veniva uccisa era subito rimpiazzata da un'altra del tutto simile e via di questo passo fino a che tutte le persone vere e vive non fossero state eliminate. (2004, p. 181)
*– Non è vero. Anche gli animali... perfino le anguille, i topi, i serpenti, i ragni... sono sacri. <br/>– E allora, può essere, non ti pare? – gli disse Pris, continuando a fissarlo. – Come dici tu, anche gli animali sono protetti dalla legge. Tutto ciò che vive è protetto. Qualsiasi forma che si contorce, si attorciglia, si rintana, vola o brulica o depone uova... (dialogo tra J.R. Isidore e Pris; 1986, p. 153)
*Dovunque tu vada, ti sarà richiesto di fare cose che ritieni sbagliate. È una condizione costante della vita quella di essere costretti a violare la propria identità. Una volta o l'altra, ogni creatura vivente si trova costretta ad agire così. È l'ultima ombra, la disfatta della creazione. Questa è una maledizione che alimenta tutta la vita. Dappertutto nell'universo. (Mercer; 1986, p. 170)
*Cosa si prova ad avere un bambino? Cosa si prova a nascere? Noi non nasciamo, noi non cresciamo. Invece di morire per una malattia, o di vecchiaia, noi ci esauriamo, come le formiche. Ecco, come le formiche. Ecco cosa siamo. (Rachel; 1986, p. 184)
*Sembrava adesso più calma, ma si percepiva ancora una disperata tensione dentro di lei. Eppure, quel suo fuoco interiore, così oscuro e profondo, si era dileguato, la sua forza vitale era svanita, come aveva già visto in tanti altri [[androide|androidi]]. La classica rassegnazione, una accettazione puramente meccanica e razionale di ciò che un organismo autentico, con due miliardi di anni di evoluzione e d'istinto di conservazione, non avrebbe mai potuto sopportare.<ref>Ci si riferisce all'atteggiamento passivo con il quale gli "androidi" prendevano coscienza della propria morte imminente ad opera dei "cacciatori di taglie".</ref> (1986, p. 190)
*Per qualche motivo, questa notizia non lo sorprese; soltanto lo fece sentir peggio. Come se si fosse aggiunto dell'altro peso all'oppressione che lo schiacciava ormai da ogni parte. (1986, p. 214)
*Ma a un androide non gli si può far niente, perché se ne strafregano. (2004, p. 261)
*Sì, pensò, tutto deriva dal fatto che non ti ho ucciso, e che sono venuto a letto con te. Ad ogni modo, in questo non ti sei sbagliata: sono cambiato. Ma non nel modo che credevi tu. <br/>In modo molto peggiore, decise.<br/> Eppure non me ne importa molto. Non più. (1986, p. 222)
*[...] si sentiva oppressa da un peso che la tagliava fuori dal futuro e le precludeva qualsiasi opportunità che avrebbe potuto in precedenza contenere. (2004, p. 266)
 
==''La svastica sul sole''==
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===Citazioni===
* L'[[universo]] non avrà mai fine, perché proprio quando sembra che l'oscurità abbia distrutto ogni cosa, e appare davvero trascendente, i nuovi semi della luce rinascono dall'abisso. (p. 137)
* Strani tempi, quelli in cui viviamo. Possiamo viaggiare dovunque ci piace, anche sugli altri pianeti. Ma per che cosa? Per starcene seduti un giorno dopo l'altro, mentre il nostro morale e la nostra speranza ci abbandonano. (p. 169)
* - Non è un romanzo giallo - disse paul - Si tratta invece di una strana forma di narrativa, che probabilmente rientra nel genere della fantascienza.
- Oh, no - dissentì Betty. - Non c'è scienza e non è ambientato nel futuro. La fantascienza si occupa del futuro. In particolare di un futuro in cui la scienza è più progredita di oggi. Il libro non soddisfa queste premesse. (p. 183)
* Uno [[Stato]] non è migliore di chi lo guida. (p. 192)
* La vera posta in gioco nella [[guerra]] era: il vecchio contro il nuovo. (p. 193)
* ‎PerchéPerché non rilassarsi un po'? Magari una passeggiata in macchina fino al Golden Gate Park, con lo zoo e i pesci? Fare una visita dove le cose che non possono pensare provano comunque gioia. (p. 254)
 
=== [[Explicit]] ===
Un attimo dopo Juliana ripercorreva il vialetto lastricato in pietra, camminando sulle macchie di luce che provenivano dalle finestre del soggiorno, e poi nelle ombre del giardino che circondava la casa, fino al marciapiede buio.<br />
Camminò senza voltarsi indietro verso la casa degli Abendsen e, mentre camminava, continuò a guardare su e giù per la strada in cerca di un taxi o una macchina, qualcosa di mobile, vivo e lucente che la riportasse al motel.
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*Non si possono trovare difetti alla spinta verso la sopravvivenza. (p. 134, 630 della trilogia)
 
==''Ma gli androidi sognano pecore elettriche?''<ref>Anche noto con i titoli ''Cacciatore di androidi'' e ''Blade Runner''.</ref>==
== ''Un oscuro scrutare'' ==
===[[Incipit]]===
====M. T Guasta====
Una minuscola e allegra vibrazione elettrica, trasmessa dalla soneria automatica e proveniente dall'organo degli umori, accanto al suo letto, svegliò Rick Deckard. Sorpreso (trovarsi sveglio senza preavviso lo sorprendeva sempre) si alzò dal letto, restò immobile un attimo nel suo variopinto pigiama e si stiracchiò.<br>
 
====Riccardo Duranti====
Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d'umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard. Sorpreso — lo sorprendeva sempre il trovarsi sveglio senza alcun preavviso — si alzò dal letto con indosso il pigiama multicolore e si stiracchiò. Ora, nell'altro letto, anche Iran, sua moglie, dischiuse gli occhi grigi, tutt'altro che gioviali, sbatté le palpebre, quindi gemette e li richiuse.
 
===Citazioni===
*Il televisore [[Pubblicità dai libri|strillava]]: «... vi riporterà ai bei tempi degli Stati del Sud prima della Guerra Civile! Sia esso collaboratore domestico o instancabile bracciante, un robot umanoide personalizzato – progettato apposta PER VOI E SOLO PER VOI, per soddisfare qualsiasi esigenza particolare – vi sarà consegnato al vostro arrivo completamente gratis, accessoriato secondo quanto da voi richiesto prima della partenza dalla Terra; questo fedele compagno nella più grande, più audace avventura concepita dall'uomo nei tempi moderni, senza darvi alcun problema vi fornirà...» Andava avanti così per ore, praticamente senza fermarsi mai. (2004, pp. 41-42)
*Come la maggior parte delle persone, Rick si era spesso chiesto quale fosse il vero motivo per cui un androide girava a vuoto senza speranza quando veniva sottoposto a un test per la misurazione dell'[[empatia]]. L'empatia, evidentemente, esisteva solo nel contesto della comunità umana, mentre qualche grado di intelligenza si poteva trovare in qualsiasi specie e ordine animale, ''arachnida'' compresi. La facoltà empatica, tanto per cominciare, richiedeva probabilmente un istinto di gruppo integro; un organismo solitario, per esempio un ragno, non saprebbe cosa farsene; anzi, l'empatia tenderebbe ad atrofizzare la capacità di sopravvivenza del ragno. Lo renderebbe conscio del desiderio di vivere insito nella preda. Di conseguenza tutti i predatori, compresi i mammiferi altamente evoluti, come i felini, morirebbero di fame.<br>L'empatia, aveva concluso una volta, deve limitarsi agli erbivori o comunque agli onnivori, che possono astenersi da una dieta a base di carne. Perché, in fondo, il dono dell'empatia rendeva indistinti i confini tra vittima e carnefice, tra chi ha successo e chi è sconfitto. (2004, pp. 54-55)
*A Rick piaceva considerarli a questa stregua; rendeva il suo lavoro più accettabile. Nel ritirare – cioè uccidere – un droide, lui così non violava la fondamentale [[Regole dai libri|regola di vita]] dettata da Mercer: ''Uccidete solo gli assassini'', aveva detto Mercer agli uomini l'anno in cui le scatole empatiche avevano fatto la loro prima apparizione sulla Terra. (2004, p. 55)
*''Kipple''<ref>Tradotto come "palta" nelle edizioni Fanucci.</ref>, sono tutti gli oggetti inutili, come una bustina di fiammiferi dopo aver usato l'ultimo fiammifero, o una fascetta gommata, o il giornale omeopatico del giorno prima. Quando non c'è nessuno in giro, il kipple si riproduce. Per esempio, se vai a letto lasciando in giro del kipple, la mattina dopo, quando ti svegli, ce n'è il doppio. E diventa sempre di più. (J.R. Isidore; 1986, p. 63)
*«C'è la Prima [[Regole dai libri|Legge]] della Palta», disse Isidore. «'La palta scaccia la nonpalta.' Come la legge di Gresham sul denaro falso, ha presente? E in questi appartamenti non c'è nessuno a contrastare la palta.» (2004, p. 89)
*Continuando a guidare tirò fuori i fogli spiegazzati e trovò la sua cosiddetta età {{NDR|riferendosi ad un androide}}. Ventotto anni, lesse. A giudicare dalle apparenze, le quali, per gli [[androide|androidi]], erano l'unico criterio di valutazione possibile. (1986, p. 92)
*Anche senza l'aiuto dell'organo Penfield, era raggiante di ottimismo. E di una rabbiosa, lieta anticipazione. (1986, p. 92)
*Secondo me, se noi tre siamo ancora vivi, un motivo c'è. Secondo me, se il cacciatore avesse la minima indicazione di dove ci troviamo si sarebbe già fatto vivo. La prima [[Regole dai libri|regola]] dei [[Cacciatore di taglie|cacciatori di taglie]] è: muoversi più in fretta possibile. È solo così che possono guadagnare qualcosa. (Roy Baty; 2004, p. 180)
*E magari Milt, che era molto ingegnoso, poteva progettare un'arma da fargli usare. Qualcosa di fantasioso per abbattere i [[Cacciatore di taglie|cacciatori di taglie]]... qualsiasi cosa essi fossero. Ne aveva un'immagine vaga, appena intravista: un qualcosa di spietato che andava in giro con un elenco e una pistola, che si muoveva meccanicamente nel piatto, burocratico compito di ammazzare la gente. Una cosa senza emozioni, forse anche senza un volto; una cosa che se veniva uccisa era subito rimpiazzata da un'altra del tutto simile e via di questo passo fino a che tutte le persone vere e vive non fossero state eliminate. (2004, p. 181)
*– Non è vero. Anche gli animali... perfino le anguille, i topi, i serpenti, i ragni... sono sacri. <br/>– E allora, può essere, non ti pare? – gli disse Pris, continuando a fissarlo. – Come dici tu, anche gli animali sono protetti dalla legge. Tutto ciò che vive è protetto. Qualsiasi forma che si contorce, si attorciglia, si rintana, vola o brulica o depone uova... (dialogo tra J.R. Isidore e Pris; 1986, p. 153)
*Dovunque tu vada, ti sarà richiesto di fare cose che ritieni sbagliate. È una condizione costante della vita quella di essere costretti a violare la propria identità. Una volta o l'altra, ogni creatura vivente si trova costretta ad agire così. È l'ultima ombra, la disfatta della creazione. Questa è una maledizione che alimenta tutta la vita. Dappertutto nell'universo. (Mercer; 1986, p. 170)
*Cosa si prova ad avere un bambino? Cosa si prova a nascere? Noi non nasciamo, noi non cresciamo. Invece di morire per una malattia, o di vecchiaia, noi ci esauriamo, come le formiche. Ecco, come le formiche. Ecco cosa siamo. (Rachel; 1986, p. 184)
*Sembrava adesso più calma, ma si percepiva ancora una disperata tensione dentro di lei. Eppure, quel suo fuoco interiore, così oscuro e profondo, si era dileguato, la sua forza vitale era svanita, come aveva già visto in tanti altri [[androide|androidi]]. La classica rassegnazione, una accettazione puramente meccanica e razionale di ciò che un organismo autentico, con due miliardi di anni di evoluzione e d'istinto di conservazione, non avrebbe mai potuto sopportare.<ref>Ci si riferisce all'atteggiamento passivo con il quale gli "androidi" prendevano coscienza della propria morte imminente ad opera dei "cacciatori di taglie".</ref> (1986, p. 190)
*Per qualche motivo, questa notizia non lo sorprese; soltanto lo fece sentir peggio. Come se si fosse aggiunto dell'altro peso all'oppressione che lo schiacciava ormai da ogni parte. (1986, p. 214)
*Ma a un androide non gli si può far niente, perché se ne strafregano. (2004, p. 261)
*Sì, pensò, tutto deriva dal fatto che non ti ho ucciso, e che sono venuto a letto con te. Ad ogni modo, in questo non ti sei sbagliata: sono cambiato. Ma non nel modo che credevi tu. <br/>In modo molto peggiore, decise.<br/> Eppure non me ne importa molto. Non più. (1986, p. 222)
*[...] si sentiva oppressa da un peso che la tagliava fuori dal futuro e le precludeva qualsiasi opportunità che avrebbe potuto in precedenza contenere. (2004, p. 266)
 
== ''Un oscuro scrutare'' ==
===[[Incipit]]===
Una volta un tizio stette tutto il giorno a frugarsi in testa cercando pidocchi. Il dottore gli aveva detto che non ne aveva. Dopo una doccia di otto ore, in piedi un'ora dopo l'altra sotto l'acqua bollente a sopportare le stesse pene dei pidocchi, uscì e s'asciugò, con gli insetti ancora nei capelli; anzi ne aveva ormai su tutto il corpo. Un mese più tardi gli erano arrivati fin dentro i polmoni.