Giovanni Arpino: differenze tra le versioni

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*Non avessimo bisogno delle [[Donna|donne]] saremmo tutti signori. (da ''La suora giovane'', Mondadori)
*{{NDR|Il [[gatto]]}} Non risponde ai richiami, ma sta bene attento a ogni trillo del telefono, a ogni colpo di citofono, a ogni scampanellata alla porta. Perché non desidera estranei, gente che può occupargli il divano [...]. (da ''Racconti di vent'anni'', Mondadori, 1974, p. 33)
*{{NDR|Sulla [[strage dell'Heysel]]}} Non uscire sconfitti moralmente da Bruxelles [19]85, aver accettatto da giocare una gara infernale, e tuttavia corretta, è un fatto juventino che solo tra molto tempo verrà misurato nella sua validità; che poi sia un grande esempio sportivo, viene di conseguenza.<ref>Citato in Filippo Grassia, ''Juventus, la Signora del Secolo'', con l'assistenza di Andrea Vallauri e testi di Alessandro Rosa; Euphon International, 1990 (VHS), a 10:44 min. s.q.q.</ref>
*''Russ cume 'l sang | fort cume 'l Barbera | veuj ricurdete adess, me [[Grande Torino|grand Turin]]. | En cui ani 'd sagrin | unica e sula la tua blessa jera.'' (da ''Me Grand Turin''; citato in [[Franco Ossola]], ''Grande Torino per sempre!'', Editrice il Punto, Torino)
:''Rosso come il sangue | forte come il Barbera | voglio ricordarti adesso, mio [[grande Torino]]. | In quegli anni di patimenti | unica e sola la tua bellezza era.''
*[...] Quando dici Juventus sei conosciuto da Helsinki a Melbourne, dal Canada al Pakistan. Ed è questa 'identità' che diventa biglietto da visita internazionale...<ref>In Giovanni Arpino, Giorgio Bàrberi Squarotti, Massimo Romano, ''Opere'', Rusconi, 1992, p. 1490. ISBN 88-1806-084-8</ref>
*{{NDR|Sulla strage dell'Heysel}} Qui ricordiamo le 39 vittime di Bruxelles il 29 maggio 1985 trucidate da brutale violenza. Quando onore, lealtà, rispetto cedono alla follia, è tradita ogni disciplina sportiva. Alla nostra memoria il compito di tenerla viva.<ref>Queste parole sono state incise poi su un cippo nella vecchia sede bianconera in piazza Crimea.</ref><ref>Citato in Paolo Forcolin, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/aprile/05/Heysel_una_ferita_che_riapre_ga_10_0504052593.shtml L' Heysel è una ferita che si riapre]'', ''Gazzetta.it'', 5 aprile 2005.</ref> {{NDR|riferito alla [[strage dell'Heysel]]}}
*Se non avrai [[nemico|nemici]] significherà che hai sbagliato tutto. (da ''Azzurro tenebra'')
*Si scrive Juventus si pronuncia scudetto. "Vincere sempre, e con classe" è l'imperativo categorico della Signora. Nata come "seleçao" della borghesia torinese, via via è assurta a modello: una riserva dov'è vietato illudersi, dove giocare fa rima con lavorare, dove la vocazione ha il sigillo della professione. È un carattere di ferro la "fidanzata d'Italia". Dentro lo stile, c'è lo stiletto.<ref name="lastampa.it">Citato in ''[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200712articoli/28304girata.asp Il fuorigioco di Arpino: "La vita è stile..."] '', ''LaStampa.it'', 9 dicembre 2007.</ref>