Alcolismo: differenze tra le versioni

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[[File:Albert Anker - Schnapstrinker.jpg|thumb|Bevitore di grappa, Albert Anker, 1900]]
[[File:William Hogarth - Gin Lane.jpg|thumb|William Hogarth: Gin Lane]]
Citazioni sull''''alcolismo'''.
 
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*È una reazione frequente tra i drogati quella di compiacersi del fatto di drogarsi. Io mi compiacevo di bere, anche perché grazie all'alcool la fantasia viaggiava sbrigliatissima. ([[Fabrizio De André]])
*Gli alcolisti costruiscono difese come gli olandesi costruiscono dighe. Io passai i primi dodici anni circa della mia vita coniugale assicurando me stesso che «mi piaceva semplicemente bere». Avevo anche sposato la celebre Difesa Hemingway. Sebbene mai formulata in maniera esplicita (non sarebbe stato virile farlo), la Difesa Hemingway recita pressappoco così: come scrittore, sono una persona molto sensibile, ma sono anche un uomo, e i veri uomini non cedono alla loro sensibilità. Questa è roba da ''ometti''. Pertanto bevo. Come potrei altrimenti affrontare l'orrore esistenziale e continuare a lavorare? E poi, andiamo, lo reggo bene. Un vero uomo lo regge sempre. ([[Stephen King]], ''[[On Writing: Autobiografia di un mestiere]]'')
*Il sistema più sicuro per liberarci di una piaga sociale come l'alcolismo consiste nello sviluppare la sfera della ricreazione, dell'efficienza fisica, dello sport e delle attività culturali di massa e nel democratizzare ulteriormente la vita della società nel suo complesso. ([[Michail Gorbačëv]])
*L'alcolismo mina l'uomo. Lo rende inabile a vivere coscientemente la propria vita. ([[Jack London]])
*L'idea che lo sforzo creativo e le sostanze che alterano la mente siano strettamente legati è una delle grandi mistificazioni pop-intellettuali del nostro tempo. I quattro scrittori del ventesimo secolo il cui lavoro è soprattutto responsabile di questa mitologia sono probabilmente [[Ernest Hemingway|Hemingway]], [[Francis Scott Fitzgerald|Fitzgerald]], [[Sherwood Anderson]] e il poeta [[Dylan Thomas]]. [...] Lo scrittore tossicodipendente è nient'altro che un tossicodipendente, sono tutti in altre parole comunissimi ubriaconi e drogati. La pretesa che droghe e alcol siano necessari per sopire una sensibilità più percettiva non è che la solita stronzata autogiustificativa. [...] Hemingway e Fitzgerald non bevevano perché erano creativi, diversi o moralmente deboli. Bevevano perché è quello che fanno gli alcolisti. Probabilmente è vero che le persone creative sono più vulnerabili di altri all'alcolismo e alla dipendenza dagli stupefacenti, e allora? Siamo tutti uguali quando vomitiamo ai bordi della strada. ([[Stephen King]])