Franz Kafka: differenze tra le versioni

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citazione di Manganelli
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*Adesso, in questo preciso momento, ho tra le mani una scatola di fiammiferi con il ritratto di Franz Kafka. Mi ci sono appena acceso da fumare. Cosa ci fa Kafka su una scatola di fiammiferi? Niente, è un souvenir di [[Praga]]. [...] Anche uno sprovveduto che si trovi per le mani quella scatola di fiammiferi con la faccia di Kafka la prima cosa che gli viene in mente è: quel ragazzo ha dei problemi. Infatti aveva dei grossi problemi, e prima di tutto li aveva con suo padre. ([[Maurizio Maggiani]])
*Avendo un lavoro impiegatizio che gli consente molto tempo libero, va al cinema ogni pomeriggio. In sala però le sensazioni non sono proprio buone. Anche nelle scene più innocue Kafka subisce il fenomeno precipuamente fisico della loro percezione, ne riceve un'impressione violenta, vive in piena coscienza il piacere panico di un rapimento. La cosa lo attira e nello stesso tempo lo disturba. ([[Mauro Covacich]])
*Dopo aver letto America di Kafka mi chiedo come si possa "interpretare" un libro di cui manca la conclusione. C'è chi s'è dato pena di mettere quest'opera al centro di sottilissime indagini. Qualcosa di incredibile. O io sono stupido, o c'è un malinteso. Un libro interessante, lo è. Ma come vadano a finire le avventure di Rossmann, io non lo so, e, se il libro è tutto lì, chi altri può capirlo? Papini disse qualche tempo fa che Kafka era «un povero matto». La mia disistima per Papini è un fatto acquisito: ma America è un libro demenziale. Non perché sia estremo ma perché non lo è. Il contegno dei personaggi è devitalizzato, è onirico. Ha lo squallore della follia, come una donna che mi capitava di vedere al Parco. Deserto come un discorso d' un maniaco. Quelle pagine infinite su cose minime: ma perché minime? In realtà proprio questo manca in quelle pagine: la gerarchia, l'ordo rerum, e ciò è demenziale. Kafka mi fa pensare a certi insetti che coprono tutto e distruggono, e mi sembra non avere un capo, una faccia, un volto. ([[Giorgio Manganelli]])
*{{NDR|È}} altamente improbabile che Kafka abbia mai preso in considerazione la possibilità di relazioni omosessuali. ([[Saul Friedländer]])
*Coesione antropologica e diaspora sono i due poli della contraddizione che agita queste pagine dalla prima all'ultima, pagine abitate da sciacalli (''Sciacalli e arabi''), scimmie (''Relazione per un'Accademia''), cani (''Indagini di un cane''), talpe (''La costruzione'') e topi (''Josefine''), ma sempre ossessionate dal problema della razza, della tradizione, dell'identità. ([[Michele Mari]])