René Guénon: differenze tra le versioni

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*[[Julius Evola|Evola]] mi scrive che senza dubbio andrà prossimamente a [[Bucarest]], e mi domanda di indicargli delle persone che vi potrebbe incontrare. Ci siete soltanto voi e M. Vâl.(san) {{NDR|Michel Vâlsan}}, ed io spero che non avrete nulla in contrario se gli do i vostri indirizzi, affinché vi chieda un appuntamento (glieli darò tutti e due, nel caso in cui uno di voi due sia assente). (da ''Lettera a Vasile Lovinescu'', Il Cairo, 29 gennaio 1938<ref>Citato da Claudio Mutti in Michel Vâlsan, ''Sufismo ed esicasmo'', Edizioni Mediterranee, pp. 12-13. ISBN 88-272-1369-4</ref>)
*Il parere della maggioranza non può essere che la espressione dell'incompetenza, la quale poi risulta dalla mancanza d'intelletto o dall'ignoranza pura e semplice. Qui si potrebbero fare intervenire alcune osservazioni in fatto di "psicologia collettiva" ricordando soprattutto il fatto ben noto, che in una folla l'insieme delle reazioni mentali producentisi negli individui che ne fanno parte forma una risultante che non corrisponde nemmeno al livello medio, bensì a quello degli elementi più bassi. (da ''La crisi del mondo moderno'')
*{{NDR|RigurardoRiguardo al significato di "[[eggregora]]"}} [...] in questa accezione si tratta di un termine che non ha niente di tradizionale e rappresenta soltanto una delle numerose fantasie del moderno linguaggio [[Occultismo|occultista]]. Il primo ad impiegarlo in questo modo è stato [[Eliphas Levi]] e, se i nostri ricordi sono esatti, è sempre lui che, per giustificare tale significato, ne ha dato un'inverosimile etimologia latina facendolo derivare da ''grex'', «gregge», quando invece il termine è prettamente greco e in realtà ha sempre e soltanto avuto il senso di «colui che veglia». È noto d'altronde che questo termine si trova nel ''Libro di Enoch'', ove designa certe entità di carattere piuttosto enigmatico, ma che in ogni caso sembrano appartenere al «mondo intermedio»: ecco tutto ciò che hanno in comune con le entità collettive cui si è preteso applicare lo stesso nome. Queste ultime in effetti, sono essenzialmente d'ordine psichico, ed è soprattutto questo che determina la gravità dell'equivoco da noi segnalato, perché, a questo proposito [...] ci appare in definitiva come un nuovo esempio di confusione tra psichico e spirituale.<ref>Da [http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/iniziazioneerealizzazione.pdf ''Iniziazione e realizzazione personale''], cap. VI ''Influenze spirituali ed eggregori'', p. 29.</ref>
*Non si venga dunque a dire che la forma simbolica è buona solo per il volgo; sarebbe piuttosto vero il contrario; o, meglio ancora, essa è ugualmente buona per tutti, poiché aiuta ciascuno a comprendere più o meno completamente, più o meno profondamente la verità che rappresenta, secondo la misura delle proprie possibilità intellettuali. (da ''Simboli della Scienza sacra'')
*Tutto ciò che è, sotto qualsiasi modalità si trovi, avendo il suo principio nell'Intelletto divino, traduce o rappresenta questo principio secondo la sua maniera e secondo il suo ordine d'esistenza; e, così, da un ordine all'altro, tutte le cose si concatenano e si corrispondono per concorrere all'armonia universale e totale, che è come un riflesso dell'Unità divina stessa. (da ''Simboli della Scienza sacra'')