Allevamento intensivo: differenze tra le versioni

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*Il consumo di carne nella civiltà contadina era, oltre che contenuto, legato a cicli naturali e basato sul rispetto degli animali. L'allevamento intensivo di oggi è, invece, una forma di crudeltà inaccettabile. ([[Elio Fiorucci]])
*Il numero di coloro che rifiutano la carne aumenterebbe ancora, e più rapidamente, se la maggior parte dei consumatori fosse meglio informata sulle sofferenze (per gli animali) e sulle insidie (per l'ambiente e per la nostra salute) che la bistecca rappresenta. Basterebbe condurli all'interno di un allevamento intensivo. E bisognerebbe avere il coraggio di portarci anche i bambini delle scuole, magari nell'ambito di quei corsi sul "rispetto" per gli animali previsti dalla legge 189 del 2004 e mai attuati. ([[Michela Vittoria Brambilla]])
*Il problema è che oggi l'allevamento industriale con cui viene prodotta la maggior parte della carne di cui si nutre il mondo non ha più nulla di umano e naturale e incide in modo pesantissimo sull'ambiente. È infatti responsabile di emissioni di CO₂ nell'atmosfera più alte di quelle causate dalle automobili e impiega un'enorme quantità d'acqua, se si calcola quella che viene usata per coltivare i mangimi [...]. Inoltre la coltivazione intensiva per produrre i mangimi sottrae terra coltivabile per nutrire l'umanità e impiega un tipo di agricoltura che non preserva i terreni, dato l'uso massiccio di concimi chimici e pesticidi, facendo a lungo andare terra bruciata di campi che una volta erano fertili. ([[Sveva Sagramola]])
*In ultimo, mi oppongo alle potenze economiche che cercano di convincere i paesi poveri che il miglior modo per aver cura dei propri interessi alimentari sia affidarsi ai metodi di allevamento intensivo ad alta produttività. In questo modo si arriva a una dipendenza da sistemi ad alto investimento, alla perdita di controllo dei mezzi di produzione, al peggioramento delle condizioni di salute e a uno scenario da incubo per quanto riguarda il benessere animale. ([[Andrew Tyler]])
*JoAnn non ha ancora dimenticato le sue visite agli allevamenti industriali. «Mi ricordo una volta che attraversai una struttura per suini dove gli addetti indossavano le maschere antigas. L'{{maiuscoletto|osha}} (Occupational Safety and Health Administration) lo richiedeva perché l'aria putrescente avrebbe causato loro danni ai polmoni. Dovevamo camminare in fretta e provare a trattenere il respiro. Il fetore è opprimente, davvero stomachevole. E pensare che quegli animali ci vivono dentro per tutta la vita.» (''[[Come mangiamo]]'')