San Pietroburgo: differenze tra le versioni

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*''A San Pietroburgo | La neve cade | È Dio che piange | La Storia del mondo | Perle che cadono | Come se il sangue del cielo | Coprisse il secolo rosso | Con una bandiera bianca''<!--maiuscole, senza punteggiatura, come da scelta stilistica dell'autore--> ([[Damien Saez]])
*Colpita da due guerre mondiali, teatro di tre rivoluzioni, di un assedio senza uguali nella storia contemporanea (purghe, fame, devastazioni, terrore), perde infatti lo status di capitale, i suoi uomini migliori, il denaro, il potere e la gloria... Verso la metà del Novecento il mito di Pietroburgo era ormai tramontato. Della sua esistenza si poteva parlare in termini ipotetici, come se davvero si trattasse di una qualche leggendaria Atlantide. ([[Solomon Moiseevič Volkov]])
*Con che gioia si contemplano quei palazzi imperiali, quegli osservatori, quei conventi, quelle chiese creati per re, ma più leggeri di qualsiasi architettura regale! Il tenero azzurro, il tenero verde, il tenero rosso evocano la grazia di [[Napoli]] quando, quasi nello stesso periodo, nel cuore del diciottesimo secolo, costruiva sé stessa. Le cupolette d'oro russe, a [[Carskoe Selo|Tzarskoe Selo]], diventano un elegantissimo gioco, che la [[Russia]] rococò fa con sé stessa, prendendo a prestito e quasi irridendo un elemento sacro. I nobili palazzi neoclassici sanno di Grecia rivisitata, di squisite mondanità, di teatro, di quinte teatrali. Tra queste architetture abbiamo l'impressione che debba sciamare un corteo di maschere meridionali, [[Arlecchino|Arlecchini]] e [[Colombina|Colombine]], guidati da qualche re della gioia. ([[Pietro Citati]])
*La Russia è già [[Europa]]. San Pietroburgo può dirsi una delle città italiane più belle, se i suoi palazzi più importanti li hanno progettati [[Bartolomeo Rastrelli|Rastrelli]], [[Giacomo Quarenghi|Quarenghi]] e [[Carlo Rossi|Rossi]]. ([[Valerij Abisalovič Gergiev]])