John Gay: differenze tra le versioni

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[[File:GAY(1742) p007 John Gay.jpg|thumb|John Gay]]
'''John Gay''' (1685 – 1732), drammaturgo, favolista e poeta britannico.
 
==Citazioni di John Gay==
*Colei che non ha mai amato non ha mai vissuto.<ref>Da ''Captives'', II, 1. Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
:''She who has never loved has never lived''.
*Comincio a guardare a me stesso come se già fossi morto, e desidero, mio caro [[Alexander Pope|Pope]] (che amo come la mia stessa anima) che, se mi sopravviverete (e sarà certo così), e se una lapide indicherà il luogo della mia sepoltura, facciate in modo che vi figurino queste parole: ''La [[vita]] è scherzo, tutto mostrarlo può; | io lo pensavo, ora lo so.''<ref>Da ''Lettera a Alexander Pope'', ottobre 1727; in ''L'opera del mendicante'' ''Documenti e giudizi critici'', p. XXI.</ref>
*Odio l'[[uomo]] che edifica il suo nome / Sulle rovine della fama di qualcun altro.
:''I hate the man who builds his name | On ruins of another's fame''.<ref>Da ''Fables'', XLV, "The Poet and the Rose".</ref>
*Nessuna ritirata. Nessuna ritirata: chi non può ritirarsi deve vincere o morire.
:''No retreat. No retreat. They must conquer or die who’ve no retreat''.<ref>Da ''We’ve Cheated the Parson'' (song), "Polly: an Opera" (1729), 46, II, X.</ref>
*Un [[crimine|bandito]] di strada non sceglie mai come compagno un individuo onesto, salvo che gli capiti dinanzi accidentalmente; se non può convertirlo, da buon statista lo scarta.<ref>Da ''Lettera a Mrs. Howard'', settembre 1724; in ''L'opera del mendicante'', ''Documenti e giudizi critici'', p. XXI.</ref>
 
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*Gli uomini devono essere nati per [[bugia|mentire]], e le donne per credere alle loro bugie. (Lucy, atto II, scena tredicesima, p. 57)
*Eh, sì, leoni, lupi e avvoltoi non vivono in {{sic|mandre}}, orde o greggi: di tutti gli animali da preda, soltanto l'[[uomo]] è socievole. Ognuno di noi approfitta del vicino, ci spogliamo a vicenda, eppure viviamo tutti insieme. (Lockit, atto III, scena seconda, p. 67)
 
==Bibliografia==
*John Gay, ''L'opera del mendicante'', introduzione di Claudio Gorlier, traduzione di Ginetta Pignolo, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 1974<sup>2</sup>.
 
==Altri progetti==
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==Note==