Andreas Latzko: differenze tra le versioni

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*«Cos'è stata la cosa più spaventosa, questo vuoi sapere?» sospirò piano mentre all'improvviso si voltò di nuovo verso il filosofo. «La delusione è stata la cosa più spaventosa, la partenza. Non la guerra! La guerra è come deve essere. Ti ha sorpreso che sia crudele? Solo la partenza è stata una sorpresa. Che le donne siano crudeli, questa è stata la sorpresa. Che riescano a sorridere e a gettare le rose; che diano via i loro uomini, i loro figli, i loro bambini che mille volte hanno messo a letto, mille volte hanno coperto, accarezzato, creato da se stesse, questa è stata la sorpresa! Che ci abbiano dato via, che ci abbiano spedito via! Perché tutte si sarebbero vergognate di non avere un eroe; questa è stata la più grande delusione, mio caro. O che credi che saremmo andati se loro non Ci avessero spedito? Lo credi?...» (da p. 27)
*Dall'inizio della guerra si era instancabilmente preparato a questo momento, aveva riflettuto giorno e notte, si era detto mille volte che là dove è in gioco qualche cosa di grande la disperazione del singolo non conta, che una guida coscienziosa avrebbe dovuto armarsi di indifferenza. (da p. 36)
 
===[[Explicit]]===
Vide gli occhi allargarsi, lo vide guardare meravigliato, proprio come un russo colpito, con la domanda di rimprovero negli occhi: "Ma cosa fai?" Non riuscì a vederlo accasciarsi perché una botta forte proveniente da chissà dove lo colpì con un rombo, come se una cascata d'acqua da un'altezza infinita si fosse abbattuta su di lui frantumandolo. Per un secondo vide ancora il viso di Marcsa, incorniciato da un cerchio in fiamme, poi cadde con il cranio spaccato sul suo signore che ormai giaceva sussultante a terra.
 
==Bibliografia==