Jeanette Winterson: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Non ci sono solo le arance''===
Come quasi tutti ho vissuto a lungo con mio [[padre]] e mia [[madre]]. A mio padre piaceva guardare la [[lotta]], a mia madre piaceva farla; non importava quale. Lei era nel giusto, e poche storie.<br />
Sceglieva le giornate più ventose per stendere i lenzuoli doppi. Esigeva che i mormoni bussassero alla porta. Durante le elezioni, in una cittadina operaia laburista mise alla finestra la [[foto]] del candidato conservatore.<br />
Non aveva mai avuto incertezze. Per lei il mondo si divideva in [[amici]] e [[nemici]].
 
{{NDR|Jeanette Winterson – ''Non ci sono solo le arance'' – Mondadori, traduzione di Maria Ludovica Petta}}
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===''Scritto sul corpo''===
*I grappoli si sono appassiti sulle viti. Ciò che dovrebbe essere turgido e sodo, resistente al [[tatto]] per aprirsi in [[bocca]], è spugnoso e piagato. Quest'[[anno]] non avrò il piacere di rigirare gli acini bluastri fra indice e pollice e di impregnarmi di muschio il palmo della [[mano]]. Perfino le vespe sdegnano quelle esili [[goccia|gocce]] marroni. Perfino le vespe, quest'anno. Non è stato sempre così.
*I segni delle tue [[mani]] li ho impressi su tutto il [[corpo]]. La tua [[carne]] è la mia carne. Mi hai decifrato
e adesso sono un [[libro]] aperto. Il messaggio è semplice: il mio [[amore]] per te. Voglio che tu viva. Perdona i miei sbagli. Perdonami
*Il [[sesso]] può farti provare le stesse sensazioni dell'[[amore]],o forse è il senso di [[colpa]] che mi fa chiamare amore il sesso.
*L'[[amore]] non è qualcosa di negoziabile. L'amore è la cosa più forte del [[desiderio]] e l'unica vera ragione per resistere alle [[tentazione|tentazioni]].
*Non piove da tre mesi. Gli [[albero|alberi]] scavano sonde sottoterra, inviano [[radici]] di riserva nel [[suolo]] arido, radici che aprono come fossero rasoi ogni [[vena]] gonfia d'[[acqua]].
*Perché è la perdita la misura dell'[[amore]]?
*Ora che ti ho perduta, non posso consentirti alcuno sviluppo, devi essere una [[fotografia]], non una [[poesia]]. Devi essere svuotata di [[vita]] così come lo sono io. Affonderemo insieme tu e io, giù, giù nei vuoti oscuri dove un tempo erano gli organi vitali.
 
{{NDR|Jeanette Winterson – ''Scritto sul corpo'' – Mondadori, traduzione di Giovanna Marrone}}
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=== ''Il sesso delle ciliegie'' ===
 
*Gli abitanti del [[villaggio]] rimasero in silenzio e, uno alla volta, cominciarono ad allontanarsi, ognuno immerso nei suoi pensieri. Una [[donna]] m’accarezzò i capelli. Io rimasi dov’ero, con le spalle contro la superficie ruvida del [[molo]], e chiesi a me stesso quel che non avevo domandato agli altri.
Cercavo una [[ballerina]] di cui non conoscevo il nome, o cercavo la parte ballerina di me stesso?
*Il [[prezzo]] che pagai fu alto. Troppo alto, pensavo, quando ero depressa, cosa che m’accadeva spesso. Il [[problema]] è che, quando la stragrande maggioranza della [[gente]] è apatica, le persone normali come me sono costrette a lavorare troppo, devono rovinarsi la [[vita]], devono assoggettarsi a diventare il bersaglio dello scherno generale pur di farsi capire.
 
*In una sola [[notte]] possono passare duecentomila anni, il [[tempo]] si muove solo nella nostra [[mente]]. Gli eterni segni delle stagioni, la [[terra]] amata e in continuo mutamento proseguono esteriormente, mentre gli anni luce dentro di noi ci costringono a roteare sotto [[cielo|cieli]] diversi.
*Il prezzo che pagai fu alto. Troppo alto, pensavo, quando ero depressa, cosa che m’accadeva spesso. Il problema è che, quando la stragrande maggioranza della gente è apatica, le persone normali come me sono costrette a lavorare troppo, devono rovinarsi la vita, devono assoggettarsi a diventare il bersaglio dello scherno generale pur di farsi capire.
*Scoppiò a [[ridere]]. “Ma cosa mi dici delle tue [[ali]]?” chiese. “Come hai potuto dimenticarle quando i loro moncherini sono ancora affondati nelle tue scapole?
 
*In una sola notte possono passare duecentomila anni, il tempo si muove solo nella nostra mente. Gli eterni segni delle stagioni, la terra amata e in continuo mutamento proseguono esteriormente, mentre gli anni luce dentro di noi ci costringono a roteare sotto cieli diversi.
 
*Scoppiò a ridere. “Ma cosa mi dici delle tue ali?” chiese. “Come hai potuto dimenticarle quando i loro moncherini sono ancora affondati nelle tue scapole?