Papa Giovanni Paolo II: differenze tra le versioni

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*Credo che questo Papa, che pure ha tratti di totale intransigenza, sia al fondo un politico realista. Richiamare l'attenzione del mondo sui suoi problemi più urgenti, improcrastinabili, è realismo e lungimiranza. Cosa ben diversa dal realismo di piccolo respiro dedicato a chiudere le falle e a risolvere meschini interessi di breve momento. La sua attenzione al Terzo Mondo, al debito che lo schiaccia in misura crescente, ne è la prova.
*Dopo il 1989 ci siamo incontrati più volte e, ogni volta, ho avuto la conferma che l'uomo che avevo di fronte aveva una chiara consapevolezza della drammaticità delle sfide del mondo contemporaneo. Fin dal primo contatto provai fiducia, istintivamente. E credo che sia stata una comprensione reciproca. Certo siamo diversi, con percorsi di vita che più diversi non potrebbero essere, eppure - e questo non cessa di stupirmi - siamo giunti agli stessi approdi nel giudizio sull'uomo. Forse, chissà, in questa convergenza gioca il fatto che entrambi siamo uomini dell'Est.
*Io vedo in lui un umanista, che ha compreso a fondo, molto a fondo, le tragedie del comunismo, le ragioni della sua degenerazione. Ma anche un uomo che ha capito molto bene la realtà di un certo capitalismo, la sua brutalità, la sua vuotezza, il cui materialismo pratico non è affatto migliore del materialismo filosofico di una certa interpretazione del marxismo.
*La sua critica dell'assenza di libertà individuali nel sistema politico sovietico fu giusta. Io stesso, che pure vi ero nato e cresciuto, ero giunto a conclusioni analoghe e, proprio per questo, mi ero impegnato a riformarlo. Ma c'è sempre, nelle parole di questo Papa, una sincerità e una coerenza che non si trovano in altri critici di quel comunismo: cioè Giovanni Paolo II denuncia la mancanza di libertà dovunque si manifesta, nel comunismo, ma anche nel capitalismo. Per questo è stato osteggiato e criticato dalle potentissime congreghe dei vincitori della guerra fredda.
*Nella storia della Chiesa ci sono stati pochi Papi così longevi come Giovanni Paolo II, e così importanti: per avere attraversato un'intera epoca di eccezionali cambiamenti non da spettatori ma da protagonisti.