Fidel Castro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 104:
*I giorni di Castro sono numerati. ([[George H. W. Bush]])
*{{NDR|[[Ultime parole famose]] nel 1959}} Io do a Castro un anno. Non di più. ([[Fulgencio Batista]])
*Io ho visto grandi conquiste sociali realizzate dalla direzione politica di Fidel Castro. Ignorarle o tacerle sarebbe offendere la verità. ([[Michail Gorbačëv]])
*L'embargo degli Stati Uniti, sebbene non più serrato come durante la guerra fredda, mirava comunque a sopprimere la nostra economia punendo qualsiasi nazione che provava a stabilire con noi un rapporto di scambio libero e aperto. Tra tutti i successi che ottenne la strategia americana, il suo trionfo più eclatante fu che Fidel poté usare la scusa dell'oppressore per restare al potere. «Guardate quanto è dura la vostra vita», ci diceva. «È colpa dell'embargo, è colpa degli yankee, e senza di me starebbero imperversando sulle nostre spiagge in questo stesso momento!». Era un genio, il figlio prediletto di Macchiavelli. Sapeva che non l'avremmo mai deposto finché il nemico era alle porte. E così sopportammo le difficoltà e l'oppressione, le lunghe code e le voci zittite. Era questa la Cuba dove ero cresciuto, e non avrei mai potuto immaginarla diversa. Poi i morti cominciarono a risorgere. ([[Max Brooks]])
*Nelle [[democrazia|democrazie]] le forze dell'ordine vivono di quel delicatissimo equilibrio che si fonda sull'equidistanza tra le forze politiche. Al contrario, nelle dittature, i tiranni indossano sempre la divisa, che non è banale teatralizzazione del potere, ma serve a mandare un messaggio preciso: l'esercito risponde a me, a me soltanto e a nessun altro. Fidel Castro ha indossato la divisa nelle apparizioni pubbliche per decenni, la logica era la solita utilizzata nei paesi del socialismo reale: l'esercito è il popolo, io sono il capo dell'esercito, io sono il conduttore del popolo. ([[Roberto Saviano]])