Anatole France: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Anatole France==
*Confesso che nella parola [[beneficenza]] non trovo più la sua primitiva bellezza; è stata sciupata dai farisei che l'hanno troppo usata.
*Così nacque il [[pudore]], che regna su tutti gli uomini, e in particolare sui popoli lascivi.
*Era uno di quegli uomini che pretendono di rinchiudere l'universo in un [[armadio]]. Questo è il sogno di ogni collezionista. E siccome questo sogno è irrealizzabile, i veri collezionisti, come gli amanti, anche nella felicità vengono colti da tristezza infinita. Sanno che non potranno mai chiudere a chiave la terra intera, mettendola in una vetrina. Da qui viene la loro profonda malinconia.
*«È [[Laurence Sterne|Sterne]]!» si disse. Sì, ma uno Sterne un po' troppo innocente. Non si è api se non si ha il pungiglione. Bisogna riconoscerlo: [[Xavier de Maistre]] è troppo saggio [...]. Si vorrebbe che andasse più avanti nelle cose. Ne sfiora molte ma non ne penetra nessuna. Il tono del ''Viaggio intorno alla mia camera'' passa da una vivacità moderata a una temperata malinconia senza arrivare mai agli estremi. È per questo che il piccolo libro piace a tanti.<ref>Da ''La génie latin'', in ''Oeuvres complètes illustrées'', t. XXI, Paris, Calmano-Lévy, 1931, pp. 271-74. Traduzione di Raffaele Donnarumma, in Xavier de Maistre, ''Viaggio intorno alla mia camera'', a cura di Gennaro Auletta, Milano, Mondadori, 1997, p. 8.</ref>
*Facendone un [[peccato]] il Cristianesimo ha fatto molto per il [[sesso]].<ref name=Almansi>Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref>
*I saggi non sono curiosi.
*{{NDR|[[Maximilien de Robespierre]]}} Il più grande statista apparso sulla scena tra il 1789 e il 1794.<ref name=>Citato in [[George Rudé]], ''Robespierre'', traduzione di Maria Lucioni, Editori Riuniti, Milano, 1981.</ref>
*L'[[artista]] deve amare la vita e mostrarci che è bella. Senza di lui non ne saremmo tanto sicuri.
*L'[[ingratitudine]] è il primo dovere di un principe.
*Non [[studio|studiavo]] niente, e perciò imparavo molto.<ref name=Almansi/>
*Questo [[Xavier de Maistre#Spedizione notturna intorno alla mia camera|secondo libriccino]], ancor più breve del primo, non è né meno garbato né meno piacevole. Procede forse con passo più fermo e ha idee più mature. Esempio raro, quello di un libro che si aggiunge come seguito d'un altro senza guastarlo.<ref>Da de Maistre, ''op. cit.'', p. 9.</ref>
*Se il desiderio abbellisce tutte le cose su cui si posa, il desiderio dell'[[ignoto]] abbellisce l'[[universo]].
*Senza [[illusione|illusioni]], l'umanità morirebbe di disperazione o di noia.<ref>Citato in ''Focus'' n. 67, p. 169.</ref>
*Tutti i libri storici che non contengono menzogne sono mortalmente noiosi.
==''Gli dei hanno sete''==
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===Citazioni sul libro===
*Dopo l'impeto potente e tempestoso dei ''Contes drôlatiques'', il France sembra placarsi in una ironia leggera, gioconda e tragica insieme nel suo ''Les dieux ont soif'' (''Gli dei
==''Il giglio rosso''==
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*Se la [[bellezza]] è un'ombra, il desiderio è un lampo. Che follia potrebbe essere desiderare la bellezza? Non è forse invece ragionevole che quel che passa si congiunga a quel che non dura e che il lampo divori l'ombra fuggevole?
*Il vero Dio è nel cuore del [[Saggezza|saggio]].
==[[Incipit]] di ''Il delitto dell'accademico Sylvestre Bonnard''==
Avevo calzato le pantofole e indossata la vestaglia.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
==Citazioni su Anatole France==
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