1994 (serie televisiva): differenze tra le versioni

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Creata pagina con "{{FictionTV |titolooriginale = 1994 |immagine= |paese = Italia |annoprimatv = 2019 |tipofiction = serie TV |genere = drammatico, storico |stagioni = 1 |episodi= 8 |linguaorigi..."
 
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*'''Leonardo Notte''': Io non c'ho voglia di sentirmi in colpa tutta la vita: tu sì?<br>'''Arianna''': Ma che dici?<br>'''Leonardo Notte''': Ma non capisci che stiamo insieme solo per punirci a vicenda?<br>'''Arianna''': Non ho capito, mi stai lasciando? Io lo so che hai rinunciato a quello che volevi per me. Tu mi ami, non mi puoi lasciare.<br>'''Leonardo Notte''': Ti ho salvata. Basta, Arianna.
 
==Citazioni su ''1994''==
*Abbandonata la coralità dei primi atti, «1994» procede verticalmente, soffermandosi a ogni puntata su un personaggio. Depurata dalle storylines meno convincenti, la commistione tra fiction e non-fiction funziona anche al netto di ansie didascaliche e citazioniste. I vari Notte, Pietro Bosco (Guido Caprino) e Veronica Castello (Miriam Leone) intrecciano ancor di più le proprie vicende con quelle dei personaggi realmente esistiti: Berlusconi (restituito con grande cura da Paolo Pierobon), Di Pietro (Antonio Gerardi), D’Alema, e ancora Bossi, Maroni, Alessandra Mussolini... «1994» è una galleria di personaggi chiave di quegli anni, che scava nelle contraddizioni del potere e dissimula un distacco che è in realtà uno sguardo senza sconti su una politica trasfigurata in mediocrità, dove a sembrarci più veri sono i personaggi fittizi. La serie accumula elementi e rimandi, con una colonna sonora che è ritratto maniacale di un’epoca (dai R.E.M. ai Blur, dai C.S.I. alle Hole) e che arricchisce la scrittura pulita di un team consolidato di sceneggiatori (Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo). ([[Aldo Grasso]])
 
==Voci correlate==