Vladimir Konstantinovič Bukovskij: differenze tra le versioni

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*I vostri comunisti italiani sapevano perfettamente di schierarsi dalla parte dei nostri comunisti che erano dei perfetti nazisti, per i quali però non c’è ancora stato un processo come quello di Norimberga. Abbiamo avuto persone in galera, gente ammazzata per questo. Allora l’Italia era parte della Nato e i missili sovietici erano puntati contro l’Italia. Gli italiani che arrivavano a collaborare con il KGB è come se avessero collaborato con il nemico, dal quale ricevevano soldi e una formazione speciale per confezionare bombe, preparare attentati, alimentare il terrorismo, falsificare i documenti, modificare i tratti del volto, eccetera. Io voglio che vadano in prigione, o che perlomeno compaiano davanti a un giudice che possa decidere.
*Non possiamo avere fiducia nei comunisti italiani finché non si libereranno dalla menzogna.
 
{{int|Intervista di Alessandra Nucci|''[https://www.atfp.it/rivista-tfp/2003/88-dicembre-2003/413-in-russia-non-esiste-democrazia- "In Russia non esiste democrazia". Intervista con Vladimir Bukovskij'', ''Atfp.it'', dicembre 2003.}}
*Il comunismo, storicamente, è condannato al fallimento. Ma questo lo sapevamo già tutti. Io, per esempio, sapevo che il comunismo sarebbe fallito da quando avevo 14 anni. È condannato perché non può funzionare. Ma, materialmente, il comunismo non è ancora scomparso. Lasciamo perdere Europa Orientale e Russia, vediamo Cina, Corea del Nord, Cuba, ecc. Il sistema comunista in molti paesi è ancora molto forte. La Corea del Nord, un piccolo paese, è in grado di spaventare tutto il mondo con le sue minacce nucleari. Dire che, come fenomeno, come pericolo per il mondo, il comunismo sia morto non corrisponde dunque alla realtà.
*Il governo Putin sta cercando di ricomporre il potere del centro, diciamo il potere del Cremlino. È chiaro che non ci riuscirà totalmente, perché prima il potere del Cremlino era strettamente collegato all’ideologia, al sistema totalitario. Non credo che riescano più a restaurare un sistema totalitario, ma possono ripristinare il potere centrale su molti aspetti della vita, rendendo i russi sempre più infelici.
*La caduta del comunismo non è stata opera di Gorbaciov. Era inevitabile. Il sistema è crollato perché era fallito. Ad un certo punto le loro ambizioni globali sono diventate troppo vaste per la ristretta base economica sulla quale poggiavano. Si sono spinti troppo oltre, promovendo la rivoluzione in Angola, Nicaragua, Cuba, Afghanistan e via dicendo. Il costo delle impresse militari, il costo di mantenere quel vasto impero diventò man mano eccessivo, trascinando il sistema nel baratro.
*In Russia, quando due poteri si contendono un mercato, si uccidono a vicenda. Non è la concorrenza di un prodotto sul mercato. È la concorrenza di chi ha più kalashnikov. Questo non è libero mercato. Noi abbiamo un mercato mafioso, regolato da norme interne al mondo mafioso.
*Quando Gorbaciov avviò quelle riforme, l’Occidente gli diede appoggio totale, molto più di ciò che si meritava. Lei sa quanti soldi hanno dato a Gorbaciov in sette anni? Quarantacinque miliardi di dollari! Non potevano dargli di più. I leader dell’Occidente, come Margaret Thatcher, Ronald Reagan e Helmut Kohl, appoggiarono Gorbaciov anche quando questi cominciò a uccidere persone, quando favorì il conflitto fra armeni e azerbaijani, quando inviò le truppe speciali in Lituania. Quando ormai erano in tanti a dire che non meritava più nessun tipo di appoggio, l’Occidente continuava a sostenerlo. Lo hanno sostenuto finché hanno potuto.
*Quando Stalin capì che la nazione non lo avrebbe difeso e che, nonostante tutti i suoi kolkhoz ed i suoi gulag, si sarebbe arresa volentieri ai tedeschi, capì che qualsiasi riferimento all’ideale comunista sarebbe stato inutile. Decise allora di tornare alle radici dell’anima russa. Nel 1941 Stalin riaprì molte chiese, ripescò i preti rimasti nei campi di concentramento e diede loro parrocchie. Stalin ricreò la Chies ortodossa a sua immagine e somiglianza.
*Diciamolo chiaramente: la chiesa che Stalin ricreò non era più la Chiesa ortodossa di sempre. I vescovi dovevano essere strettamente legati al KGB e nessuno poteva essere ordinato sacerdote, e tanto meno diventare vescovo, senza l’autorizzazione del KGB. Detto francamente, il clero era composto quasi esclusivamente da agenti del KGB.
*L’autorità morale della Chiesa ortodossa russa è molto bassa. Essa è poco più d’una estensione del potere temporale del Cremlino. Non si può governare la Russia solo col terrore, con la forza, con i gulag. Ci vuole anche un elemento di potere spirituale. E questo elemento è fornito dalla Chiesa ortodossa.
 
{{int|''[http://www.ilgiornale.it/news/bukovsky-prodi-uomo-kgb-non-mi-stupirei.html Bukovsky: "Prodi un uomo del Kgb? Non mi stupirei"]''|Intervista di [[Paolo Guzzanti]], ''il Giornale.it'', 21 maggio 2007.}}
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*Ero presente quando Litvinenko ripeté queste accuse su Prodi al mio amico Gerard Batten. E Gerard Batten disse: Ma questa storia è straordinaria, se ne deve parlare?. Poi Batten la comunicò al Parlamento europeo chiedendo un'inchiesta su [[Romano Prodi]].
 
{{int|Dall'intervistaIntervista di Alessandra Nucci|''Il piano segreto per far diventare l'Europa come l'Unione Sovietica'', ''Radici cristiane'', dicembre 2012 (n.80).}}
*Come fu creata l'URSS? Certo, con la forza militare, ma anche costringendo le repubbliche a unirsi con la minaccia finanziaria, facendo loro paura economicamente.
*Un'unica economia rende impossibile i continui aggiustamenti necessari per favorire gli scambi. Non dimentichiamo che anche l'Unione Sovietica andò in bancarotta. Certo, eravamo molto più avanti sulla strada dell'integrazione verso un unico Stato: non solo la moneta unica, ma anche un unico popolo. E l'URSS, a differenza dell'Europa, aveva risorse enormi, per cui ogni volta che si trovava sull'orlo del fallimento, scopriva nuove risorse: petrolio, diamanti, oro...