Vladimir Konstantinovič Bukovskij: differenze tra le versioni

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*Eltsin è stato educato allo stesso modo di Gorbaciov e ha frequentato le stesse sue scuole. È soltanto un po' più simpatico e soprattutto un po' più sincero.
*Solgenitsin è un grande scrittore ma non un politico. Posso anche essere d'accordo con lui in linea teorica, ma politicamente Solgenitsin ha il dovere di indicare un credibile scenario del «dopo». Altrimenti ricade nella vecchia abitudine dell'intelleghentsia di voler spiegare al popolo come deve vivere.
 
{{int|Intervista di Gianni De Martino|in [http://www.giannidemartino.it/bibliografia/interviste/984-2/ Intervista con Vladimir Bukovskij], ''Giannidemartino.it'', 6 giugno 1994.}}
*I comunisti travestiti da democratici hanno la coscienza sporca e i gruppi di potere della Russia di oggi non sopportano gente pulita, preferiscono i Zhirinovski e i Rutskoi, che sono stati allevati dal vecchio sistema.
*La società oggi ha una cattiva coscienza, soffre di sensi di colpa e non sopporta chi in passato è stato contro. La sensazione che ho avuto io quando sono andato in Russia è che le nuove élites siano sì molto cortesi ma preferirebbero non averci tra i piedi. Perché noi li conosciamo, sappiamo com’erano fino a pochi anni fa. E oggi trovano delle scusanti, non hanno l’onestà di riconoscere i propri errori. Continuano a mentire fino alla fine e io non ho fiducia nella classe intellettuale, è la parte più opportunista della società.
*Le vecchie generazioni sono irrimediabilmente compromesse e non fanno altro che scaricare le loro responsabilità ora sugli ebrei, ora sulla CIA, senza mai riconoscere i loro stessi errori. Quella di Solgenitsyn è una missione spirituale, lui – a differenza di me – è un uomo religioso e ha il compito di svegliare le coscienze e farle pentire.
*I comunisti italiani sono compromessi fino al collo con il regime sovietico.
*I vostri comunisti italiani sapevano perfettamente di schierarsi dalla parte dei nostri comunisti che erano dei perfetti nazisti, per i quali però non c’è ancora stato un processo come quello di Norimberga. Abbiamo avuto persone in galera, gente ammazzata per questo. Allora l’Italia era parte della Nato e i missili sovietici erano puntati contro l’Italia. Gli italiani che arrivavano a collaborare con il KGB è come se avessero collaborato con il nemico, dal quale ricevevano soldi e una formazione speciale per confezionare bombe, preparare attentati, alimentare il terrorismo, falsificare i documenti, modificare i tratti del volto, eccetera. Io voglio che vadano in prigione, o che perlomeno compaiano davanti a un giudice che possa decidere.
*Non possiamo avere fiducia nei comunisti italiani finché non si libereranno dalla menzogna.
 
{{int|''[http://www.ilgiornale.it/news/bukovsky-prodi-uomo-kgb-non-mi-stupirei.html Bukovsky: "Prodi un uomo del Kgb? Non mi stupirei"]''|Intervista di [[Paolo Guzzanti]], ''il Giornale.it'', 21 maggio 2007.}}