Leonardo Fioravanti (medico): differenze tra le versioni

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==Citazioni di Leonardo Fioravanti==
*[...] allora facevano credere alle genti tutto quello che loro volevano, perché in quei tempi era grandissima carestia di libri e come uno sapeva un poco parlare ''per bus e per bas'' veniva adorato come un profeta e gli era creduto ciò che egli diceva: ma dipoi che questa benedetta stampa è venuta in luce, i libri sono multiplicati di sorte tale che ogni uno può studiare e massime che la maggior parte si stampano in lingua nostra materna: e così i gattisini hanno aperti gli occhi perché ciascuno può vedere e intendere il fatto suo, in modo che noi altri medici non possiamo più cacciar carotte alle genti, come facevano quei primi nostri antecessori, che facevano credere a gli infermi che gli asini volassero e il tutto era loro creduto.<ref>Citato in Piero Camporesi, ''Camminare il mondo. <small>Vita e avventure di Leonardo Fioravanti medico del Cinquecento</small>'', Garzanti, Milano, 1997, p. 64.</ref>
*[...] ho caminato in varie e diverse provincie, sempre essercitando l'arte dove mi son trovato, né mai mi son stancato di studiare e andar cercando bellissimi esperimenti, così di dottissimi medici come ancora di simplici empirici e d'ogni altra sorte di gente, come villani, pastori, soldati, religiosi, donnicciole e d'ogni altra qualità; e la medicina e cirugia, quale era divisa infra tante sorti di persone, io con molti stenti e fatiche la sono andata raccogliendo insieme e, raccolta, ho voluto metterla in teorica con mille belle ragioni, e questo acciò che il mondo ne possi godere.<ref>Citato in Piero Camporesi, ''Camminare il mondo. <small>Vita e avventure di Leonardo Fioravanti medico del Cinquecento</small>'', Garzanti, Milano, 1997, p. 9.</ref>
*Volendo noi osservare questa regola, la prima cosa da fare dev'essere quello che ci insegnano i medici razionali che sono i cani, i gatti, e infiniti altri animali che hanno la medicina per dono della natura, che quando si sentono gravati di alcuna infermità, ricorrono al vomito e mangiano alcune sorte di erbe che li fanno vomitare ed ancor evacuare per secesso e con tal rimedio si sanano senza altro; e così noi ad imitazione di questi medici della natura dovessimo avere questo specchio davanti gli occhi ed osservare questa regola santa: cioè di far sempre vomitare gli amalati prima che li facessimo altro rimedio. Io per me osservo questo ordine e sempre veggio miracoli in tutte le infermità.<ref>Citato in Piero Camporesi, ''Camminare il mondo. <small>Vita e avventure di Leonardo Fioravanti medico del Cinquecento</small>'', Garzanti, Milano, 1997, p. 27.</ref>
 
==Citazioni su Leonardo Fioravanti==