Castello del Buonconsiglio: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''Castello del Buonconsiglio'''
 
*Nel 1549 il «maso di Margone, situato sul monte Pe de Gaza sopra Castel Toblino», aveva sei case. Come era stato stabilito negli anni successivi alla fondazione, i discendenti dei fratelli Briarana di Molveno, colonizzatori dei luoghi, dovevano versare ogni 19 anni alla Chiesa di [[Trento]] una libbra di pepe e scendere il giorno di San Michele, di ogni anno, al castello del Buonconsiglio di Trento recando quattro staia di frumento, sei di segala, sei di scandella e la decima. ([[Aldo Gorfer]])
*Questa città di [[Trento]] è soggetta nel temporale e nello spirituale al suo Vescovo. Il Re dei Romani, Conte del Tirolo, tiene permanentemente nella città un Capitano suo rappresentante. La rendita annua del vescovado ascende a dodici mila Scudi d'oro. La città è posta in una pianura nella valle fra scoscesi monti, in riva allo [[Adige]], sopra il quale sta un ponte in legno a sette archi abbastanza bello. Ha circa mille case, alcuni bellissimi edifizi e molte vie regolari, con ampie piazze, ha molti palazzi, fra i quali primeggi per bellezza e grandiosità il vescovile. Fu questo palazzo<ref>Si tratta del Castello del Buonconsiglio, indicato dal Massarelli come "palazzo vescovile" perché tale era allora, ossia residenza del Principe vescovo, e tale sarebbe rimasto fino al 1776, anno in cui Trento venne invasa dalle truppe napoleoniche. {{Cfr}}[[w: Castello del Buonconsiglio|voce]] su Wikipedia.</ref>fatto costruire da [[Bernardo Clesio]], antecessore al presente Vescovo. È diviso in due parti, la nuova e la vecchia. Così è pieno di svariati adornamenti, che chi lo visita, è duopo confessi, non aver veduto in altro luogo palazzo più bello ed ornato, come io devo spontaneamente dirlo. ([[Angelo Massarelli]])