Salò o le 120 giornate di Sodoma: differenze tra le versioni

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== Dialoghi ==
 
* '''Il Presidente Durcet:''' Carlo! Metti le dita così. Sei capace di dire "non posso mangiare il riso" tenendo le dita così? <br/> '''Carlo:''' Non posso mangiare il riso! <br/> '''Il Presidente Durcet:''' E allora mangia la merda!
 
* {{c|Personaggio?}}: Sai ballare? <br/> {{c|Personaggio?}}: No. <br/> {{c|Personaggio?}}: Dai, proviamo. Proviamo un po'...<br/> {{c|Personaggio?}}: Come si chiama la tua ragazza? <br/> Margherita.{{da controllarec|PersonaggiPersonaggio?}}: Margherita.
 
* '''Il Duca Blangis:''' Cari amici, sposando le nostre rispettive figlie uniremo per sempre i nostri destini. <br/> {{c|Personaggio?}}: Lei presidente prenderà in moglie Tatiana, la figlia di Sua Eccellenza. <br/> {{c|Personaggio?}}: Io sposerò Susi - sua figlia, presidente. <br/> {{c|Personaggio?}}: Le mie due figlie Liana e Giuliana andranno spose rispettivamente a Sua Eccellenza e a mio fratello Monsignore.
* Il vescovo: Tutto è buono quando è eccessivo!
 
* '''Il Vescovo:''' Non sarebbe il caso di osservarli un po' meglio? <br/> '''Il Duca Blangis:''' Spogliatevi!
* Il Duca Blangis: Cari amici, sposando le nostre rispettive figlie uniremo per sempre i nostri destini. <br/> Lei presidente prenderà in moglie Tatiana, la figlia di Sua Eccellenza. <br/> Io sposerò Susi - sua figlia, presidente. <br/> Le mie due figlie Liana e Giuliana andranno spose rispettivamente a Sua Eccellenza e a mio fratello Monsignore.
 
* '''Collaborazionista:''' E quello lì, quello riccio lì si chiama Orlando Tonino <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''' Vuoi venire a dire a me come si chiama? Due anni, amici, due anni che lo attendo. <br/> '''Tonino Orlando:''' Eccellenza, la prego, mi aiuti per carità. <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''' Suo padre era un magistrato di Corte d'Assise come me, un meridionale, è vero? <br/> '''Tonino Orlando:''' Sì, signore. <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''' Comunque non so se spetterà a me sverginarti. A tempo e luogo decideremo a chi spetterà questa piacevole incombenza. <br/> '''Il Duca Blangis:''' Dunque, Tonino...
* Il Duca Blangis: La preparazione del nostro piano ha avuto il suo coronamento. Tutto oramai è pronto. Possiamo partire.
 
* '''Il Presidente Durcet:''' Scusi se mi permetto un suggerimento, ma lei non pensa — Signora Maggi — che sarebbe opportuno, prima di iniziare le sue narrazioni che lei ci mostrasse la sua parte migliore? <br/> '''Signora Maggi:''' Certo. E col più grande piacere! {{NDR|si alza la gonna mostrando il fondoschiena}} <br/> '''Il Presidente Durcet:''' Ve lo dicevo amici, che un sedere così straordinario meritava di essere veduto. <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''' Posso garantire che ce ne sono pochi di migliori. <br/> '''Signora Maggi:''' Grazie signori, loro sono troppo gentili!
* Il Vescovo: Non sarebbe il caso di osservarli un po' meglio? <br/> Il Duca Blangis: Spogliatevi!
 
* '''Signora Maggi:''' Monsignore, mi sento pronta a soddisfarvi. A me non dovrete insegnare proprio niente. <br/> '''Il vescovo:''' No, no, lasciatemi perdere! Dovreste saperlo che ci sono mille occasioni che non si desidera l'ano di una donna!
* Collaborazionista: E quello lì, quello riccio lì si chiama Orlando Tonino <br/> Il Presidente della Corte d'Appello: Vuoi venire a dire a me come si chiama? Due anni, amici, due anni che lo attendo. <br/> Tonino Orlando: Eccellenza, la prego, mi aiuti per carità. <br/> Il Presidente della Corte d'Appello: Suo padre era un magistrato di Corte d'Assise come me, un meridionale, è vero? <br/> Tonino Orlando: Sì, signore. <br/> Il Presidente della Corte d'Appello: Comunque non so se spetterà a me sverginarti. A tempo e luogo decideremo a chi spetterà questa piacevole incombenza. <br/> Il Duca Blangis: Dunque, Tonino...
 
* '''Signora Vaccari:''' Mio Dio, questo ragazzo non sa masturbare! Bisogna prendere dei provvedimenti urgenti! Si direbbe che costui non abbia mai visto un membro virile. Ma è scandaloso!
* Il vescovo: E sì, vecchi rottinculo: ''esprit de délicatesse''!
 
* '''Il Presidente Durcet:''' ScusiE sei miragazzi permettoerano un suggerimentonove, maadesso leisono nonotto. pensaA proposito Signoradi Maggi — che sarebbe opportunootto, primasapete dila iniziaredifferenza leche suepassa narrazionitra chel'ora, leiil cidottore mostrassee la sua parte migliorefamiglia? <br/> Signora'''Il Duca MaggiBlangis:''' Certo.No, Enaturalmente! colCe piùlo grande piaceredica! [siSiamo alza la gonna mostrando il deretano]ansiosi! <br/> '''Il Presidente Durcet:''' VeL'ora loè dicevodi amiciun'ora, cheil undottore sedereè così straordinario meritava di essere vedutod'ott'ore. <br/> '''Il Presidente della Corte dVescovo:'''Appello: PossoE garantirela che ce ne sono pochi di migliori.famiglia? <br/> Signora'''Il MaggiPresidente Durcet:''' GrazieSta signoribene, loro sono troppo gentiligrazie!
 
* Il vescovo: Imbecille! Come potevi pensare che ti avremmo ucciso? Non lo sai che noi vorremmo ucciderti mille volte, fino ai limiti dell'eternità, se l'eternità potesse avere dei limiti?
 
* Signora Maggi: Monsignore, mi sento pronta a soddisfarvi. A me non dovrete insegnare proprio niente. <br/> Il vescovo: No, no, lasciatemi perdere! Dovreste saperlo che ci sono mille occasioni che non si desidera l'ano di una donna!
 
* Signora Vaccari: Mio Dio, questo ragazzo non sa masturbare! Bisogna prendere dei provvedimenti urgenti! Si direbbe che costui non abbia mai visto un membro virile. Ma è scandaloso!
 
* Il Presidente Durcet: E i ragazzi erano nove, adesso sono otto. A proposito di otto, sapete la differenza che passa tra l'ora, il dottore e la famiglia? <br/> Il Duca Blangis: No, naturalmente! Ce lo dica! Siamo ansiosi! <br/> Il Presidente Durcet: L'ora è di un'ora, il dottore è d'ott'ore. <br/> Il Vescovo: E la famiglia? <br/> Il Presidente Durcet: Sta bene, grazie!
 
* Signora Maggi: [Indignata perché una delle ragazze non vuole mangiare gli escrementi] Ma non è soppotabile — che la sciocchina si comporti così davanti a prelibatezze del genere!
 
* Il Presidente Durcet: E così anche le ragazze invece di nove sono otto. E a proposito dell'otto mi viene in mente una storiella: si tratta di un tale che c'aveva un amico che si chiamava Perotto. Una notte rientrando insieme durante l'oscuramento i due si sono perduti. Allora il nostro uomo cerca l'amico e a tentoni cerca, cerca, cerca e finalmente gli sembra di vedere qualcosa che si muove nel buio. Tutto contento, pensando di aver trovato l'amico Perotto, grida "sei Perotto?" e una voce risponde "quarantotto!"
 
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