Aung San Suu Kyi: differenze tra le versioni

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*Tutti i Birmani sanno in che giorno della settimana sono nati; il nome dato all'oroscopo natale di una persona viene stabilito secondo il giorno di nascita. Per esempio, i nati di lunedì dovrebbero avere nomi che iniziano con le sillabe ''ka'', ''hka'', ''ga'', ''nga'', quelli del martedì con ''sa'', ''hsa'', ''za'', ''nya'' e così di seguito. Anche i nomi dati dai genitori, come quelli astrologici, seguono solitamente questa regola. L'oroscopo indica la posizione dei pianeti al momento della nascita di una persona e gli astrologi lo usano per predire il futuro. Questa pratica non è esattamente consona agli insegnamenti di Budda, secondo il quale il futuro individuale è influenzato dalle proprie azioni più che dalle stelle. (p. 71)
*{{NDR|Sul [[buddhismo]]}} In questa religione non esistono divinità alle quali rivolgere preghiere per ottenere grazie o aiuto; il destino personale è deciso esclusivamente dalle azioni del singolo. Pur accettando questa verità, gran parte della gente trova difficile resistere alla necessità di affidarsi a poteri sovrannaturali, particolarmente in circostanze difficili. (p. 72)
*Sebbene in teoria gli uomini siano considerati più nobili, in quanto solo solo un maschio più divenire un Budda, le donne birmane non sono mai vissute in una condizione di inferiorità, ma hanno sempre goduto di pari diritti ereditari e condotto esistenze attive e indipendenti. Sicure nella consapevolezza del proprio valore, alle donne non pesa offrire all'uomo quel tipo di trattamento rispettoso che lo fa tanto felice! (p. 73)
*I Birmani hanno sempre nutrito un grande rispetto per l'istruzione. Un vecchio detto popolare ammonisce che, mentre le ricchezze possono scomparire come per magia, la conoscenza è un tesoro prezioso che nessuno può rubare. Per tradizione, l'istruzione era considerata non solo quale acquisizione di conoscenze, ma come sviluppo di valori buddisti. Le esigenze dell'era attuale hanno attribuito maggior importanza alle qualifiche formali, ma i genitori non rinunciano ad allevare i figli come buoni buddisti. (p. 76)
*Non è il [[potere]] che corrompe, ma la paura. Il timore di perdere il potere corrompe chi lo detiene e la paura del castigo del potere corrompe chi ne è soggetto. (p. 183)
*Sarebbe difficile sconfiggere l'ignoranza senza la libertà scevra di paura di perseguire la verità. Dal momento che il rapporto fra paura e corruzione è tanto stretto, non può meravigliare che in ogni società in cui matura la paura, la corruzione si radichi profondamente in tutte le sue forme. (p. 183-184)