Alberto Ronchey: differenze tra le versioni

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*[[Indira Gandhi]] rappresenta, si può dire, un sincretismo indiano alla ricerca di soluzioni spregiudicate, anche se finora deluso dalle prime esperienze. Essa guarda insieme agli esempi dell'Asia Centrale e al Giappone.<ref name="piufortepersonalita">Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0098_01_1964_0171_0003_6088387/ ''Indira, figlia e collaboratrice di Nehru è la più forte personalità dell'India''], ''La Stampa'', 30 luglio 1964</ref>
*L'India d'oggi è alla ricerca d'un leader nuovo capace di guidare il Paese verso una società da secolo ventesimo, d'imporre una tensione, di esprimere forti idee fondate sulle esperienze del mondo contemporaneo. Tale leader potrebb'essere anche una donna di gran nome di stile indù e di cervello moderno.<ref name="piufortepersonalita"/>
*Negli anni trenta, il nostro era un paese «in via di sviluppo», che dopo il decollo industriale, almeno nel Nord, poteva maturare le sue strutture economiche. Il fascismo era stato liberista fino al 1925, fu dirigista dopo la depressione e infine fu autarchico; ma non tentò un programma d'investimenti su larga scala per lo sviluppo accelerato. Scelse la via dell'espansione militare, che poneva a rischio ogni cosa.<ref name="avventurafascista">Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0102_01_1965_0091_0003_8224324/ ''L'avventura fascista ha ritardato il progresso dell'economia italiana?''], ''La Stampa'', 17 aprile 1965</ref>
*L'Italia fu in pratica il primo esempio di quel fenomeno che oggi taluni studiosi definiscono «neo-imperialismo»: ossia un imperialismo senza il ''background'' storico e le «basi materiali e tecniche» per essere tale. Nonostante le tradizioni della sua cultura di élite (una élite molto ristretta), era un paese per metà avviato allo sviluppo e per metà depreso, con un forte tasso d'aumento della popolazione e una violenta carica di nazionalismo, travolto da miti irrazionali.<ref name="avventurafascista"/>
*Fino all'autunno del '65, [[Sukarno]] era non solo eroe popolare e profeta d'una incredibile dottrina musulmana-nazionalista-comunista; era anche un dio. Nell'isola di Bali veniva identificato con Vishnu, il dio della pioggia. In Giava credevano che fosse dotato di «kesaktian», il potere magico soprannaturale che protegge dai demoni. I servi del suo palazzo usavano vendere ai contadini bottiglie dell'acqua in cui aveva preso il bagno; e i contadini bevevano quell'acqua.<ref name="sanguinosotramonto">Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0113_01_1967_0044_0003_4875435/ ''Il sanguinoso tramonto di Sukarno padre della patria, dittatore e play-boy''], ''La Stampa'', 22 febbraio 1967</ref>
*L'estremo nazionalismo è un fenomeno comune a tutti i paesi nuovi e trova un terreno fertile soprattutto là dove si teme che la sovranità possa essere facilmente perduta. Ma, in particolare, il nazionalismo che Sukarno aveva predicato agl'indonesiani già negli anni quaranta non conosceva limiti.<ref name="sanguinosotramonto"/>