Benito Mussolini: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Benito Mussolini==
*A sei anni gli scrissi una lettera. "Caro duce io mi chiamo come te. Quando tu morirai – gli dissi – io prenderò il tuo posto". Mi rispose: "Stai tranquillo, io vivrò a lungo". ([[Benito Jacovitti]])
*Abbiamo in Italia il regime fascista, abbiamo a capo del fascismo Benito Mussolini, abbiamo una ideologia ufficiale in cui il "capo" è divinizzato, è dichiarato infallibile, è preconizzato organizzatore e ispiratore di un rinato Sacro Romano Impero [...] Conosciamo quel viso: conosciamo quel roteare degli occhi nelle orbite che nel passato dovevano, con la loro ferocia meccanica, far venire i vermi alla borghesia e oggi al proletariato. Conosciamo quel pugno sempre chiuso alla minaccia [...] Mussolini [...] è il tipo concentrato del piccolo borghese italiano, rabbioso, feroce impasto di tutti i detriti lasciati sul suolo nazionale da vari secoli di dominazione degli stranieri e dei preti: non poteva essere il capo del proletariato; divenne il dittatore della borghesia, che ama le facce feroci quando ridiventa borbonica, [...]. ([[Antonio Gramsci]])
*Che attore comico sarebbe stato! Il più grande, altro che Sordi. Era un po' tutti noi messi insieme: Villaggio, Gassman, Verdone, Manfredi, Montesano. ([[Enrico Montesano]])
*Cosa avrebbe detto il povero [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]], il profeta dell'idealismo democratico del diciannovesimo secolo, al suo connazionale Mussolini! ([[Jawaharlal Nehru]])
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*Da giovane, come si è detto, Mussolini era stato ferocemente anticlericale e perfino ateo, e non aveva nascosto questi suoi sentimenti, ma anzi li aveva ostentati, non senza manifestazioni clamorose e volgari. Ma una volta al governo, girò di 180 gradi. L'appoggio della Chiesa gli era prezioso per solidificare il suo potere, ed egli non esitò sia a manifestare opinioni personali lontanissime da quelle giovanili, sia a fare vistose concessioni politiche al Vaticano. ([[Paolo Alatri]])
*Davanti al male era pauroso e trepido, non aveva più quella sicurezza delle sue qualità fisiche che in altre occasioni ostentava. Anche da giovanotto, quando faceva l'eversore e il rivoluzionario, aveva una gran paura delle malattie; gli amici di Forlì sapevano di questa sua debolezza, si divertivano a spaventarlo, chiedendogli quando lo incontravano: «Cos'hai professore, che sei così pallido?» E lui impallidiva davvero. ([[Paolo Monelli]])
*Abbiamo in Italia il regime fascista, abbiamo a capo del fascismo Benito Mussolini, abbiamo una ideologia ufficiale in cui il "capo" è divinizzato, è dichiarato infallibile, è preconizzato organizzatore e ispiratore di un rinato Sacro Romano Impero [...] Conosciamo quel viso: conosciamo quel roteare degli occhi nelle orbite che nel passato dovevano, con la loro ferocia meccanica, far venire i vermi alla borghesia e oggi al proletariato. Conosciamo quel pugno sempre chiuso alla minaccia [...] Mussolini [...] è il tipo concentrato del piccolo borghese italiano, rabbioso, feroce impasto di tutti i detriti lasciati sul suolo nazionale da vari secoli di dominazione degli stranieri e dei preti: non poteva essere il capo del proletariato; divenne il dittatore della borghesia, che ama le facce feroci quando ridiventa borbonica, [...]. ([[Antonio Gramsci]])
*Dobbiamo dire che siamo stati anche dall'altra parte nobilmente assecondati. E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale, per gli uomini della quale tutte quelle leggi, tutti quegli ordinamenti, o piuttosto disordinamenti, tutte quelle leggi, diciamo, e tutti quei regolamenti erano altrettanti feticci e, proprio come i feticci, tanto più intangibili e venerandi quanto più brutti e deformi. ([[Papa Pio XI]])
*È un grande uomo, molto più grande di [[Stalin]]. ([[Emil Ludwig]])