Marcel Niedergang: differenze tra le versioni

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*Negli Stati Uniti la conquista progressiva del suolo ha formato un paese in cui il nord industrializzato si è urtato col sud agricolo e schiavista. In Brasile accade l'inverso. Il nord, che si è sviluppato grazie alla schiavitù, è rimasto fondamentalmente agricolo, e il sud, conquistato assai più tardi, si è industrializzato per primo. (p. 30)
*Su quattro alberi che crescono sulla terra uno ha le sue radici nella gigantesca foresta dell'[[Amazzonia|Amazonas]] che si estende terrificante, esuberante e parzialmente invasa dall'acqua su 300 milioni di ettari che comprendono due Stati e i quattro Territori Federali del nord. Non v'è, sul nostro pianeta, uno scenario che possa evocare con maggiore precisione angosciosa l'onnipotenza scatenata della natura primitiva e le lotte spietate dei grandi rettili dell'era secondaria. (p. 45)
[[File:Getulio Vargas (1930).jpg|thumb|[[Getúlio Vargas]]]]
*{{NDR|Su [[Getúlio Vargas]]}} Quel passionale aveva avuto un solo ardente desiderio: il potere. Il sentimentale che non aveva mai ceduto ai suoi affeti scopriva, al crepuscolo della vita, la solitudine e il tradimento. (p. 53)
*Dopo la morte di Vargas, non vi era stato alcun cambiamento e, in verità, nulla è ancora mutato in Brasile, ma il getulismo, come il peronismo in Argentina, lasciò tracce che difficilmente potranno essere cancellate. L'essenziale sta nel fatto che non è più possibile ignorare del tutto le masse. (p. 55)
*Il getulismo non è una dottrina realmente originale per cui è abbastanza facile poterlo definire. Anteriore al peronismo argentino, questo movimento brasiliano ha molti lati in comune, la medesima linea direttrice, ed è, come il primo, una dottrina di intenzioni. Perón e Vargas sono stati due dittatori, ma assai diversi sul piano umano. Il primo è stto al potere in Argentina per quasi dieci anni e il secondo ha regnato per circa venticinque anni. Hanno avuto entrambi il tempo e tutti i mezzi del potere. Tuttavia non furono che dei velleitari e questo è il loro unico e vero lato in comune. Ciò non è contrastante con il fatto che i postumi del peronismo e del getulismo siano ancora sensibili sia in Argentina che in Brasile, poiché le masse hanno voluto ricordare soltanto le buone intenzioni e le poche realizzazioni incontestabili a loro favore tralasciando di esaminare il bilancio totale e sfavorevole dei due regimi. (p. 56)
*Getulio ha senza dubbio promesso molto e mantenuto poco. Inoltre, la sua legislazione sociale era applicabile soprattutto nelle città e per nulla affatto nelle campagne, dove la sorte dei lavoratori agricoli era tale che sarebbe stato necessario migliorarla prima di ogni altra. Ma, per il Brasile del 1930, si trattò di una rivoluzione. (p. 56)
*[[Buenos Aires]] è orgogliosa. Gli stessi ''porteños'' ne convengono e condividono tale fierezza. A eccezione del suo avamporto della Boca, che è un compromesso tra Barcellona e la rada della vecchia Marsiglia, la città è un poema di cemento armato, di pietra, di lunghe prospettive, di diagonali infinite e di grattacieli. Non ha, è vero, la seduzione romantica di Lima o il fascino di Rio, ma avvince per il suo dinamismo. (p. 102)
*La prima impressione che si ha di Buenos Aires è sconcertante. È una città che non si rivela subito, perché tutto vi è smisurato. Il pittoresco in effetti non esiste e solo il lavoro è evidente. Il porto con le sue installazioni si estende per oltre sette chilometri e i lati estremi della rada misurano quasi una ventina di chilometri ciascuno. Cinque volte più estesa di Parigi, Buenos Aires è collegata al suo aeroporto da un'autostrada diritta e modernissima. Da qualunque parte vi si giunga, la capitale della Repubblica Argentina dà l'impressione di avere sacrificato quasi tutto agli affari, al lavoro e alla potenza. Piuttosto che una città di cui si cercano di scoprire le stratificazioni successive e pazienti dei secoli, è un emporio, una banca, un luogo d'appuntamento per affari. A Buenos Aires, che sembra rifiutare la dolcezza, l'angolo retto è la regola quasi generale. (p. 102)
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*A Buenos Aires dicono ancora che la rivoluzione del 1930 puzzava di petrolio... (p. 131)
*Il radicalismo non è, in Argentina, un partito politico, ma uno stato d'animo. (p. 135)
[[File:Frondizi pensativo.JPG|thumb|[[Arturo Frondizi]]]]
*Il [[Arturo Frondizi|dottor Frondizi]], avvocato, capo della tendenza di sinistra della frazione intransigente, è stato spesso considerato come influenzato dal marxismo (per quanto cattolico convinto) dai dirigenti del radicalismo unionista. (p. 135)
*[[Hipólito Yrigoyen|Irigoyen]] era un uomo integro, modesto e silenzioso. Lo chiamavano ''el mudo'', il muto, ma la sua discrezione e la sua onestà erano ben lontane dall'esser condivise dalla maggior parte dei radicali che lo circondavano. (p. 135)