Enrico Deaglio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 2:
 
==Citazioni di Enrico Daglio==
*[[Gaetano Bresci|Bresci]] era stato portato all'azione {{NDR|del regicidio}} proprio dal fatto che il suo Re {{NDR|[[Umberto I di Savoia]]|Umberto I}} non amava i suoi sudditi, non amava il suo popolo. Infatti aveva premiato il generale [[Fiorenzo Bava Beccaris|Bava Beccaris]], che aveva ucciso duecento scioperanti a Milano, e il generale [[Roberto Morra di Lavriano e della Montà|Robero Morra di Lavriano]], che aveva represso nel sangue i contadini siciliani organizzati nei Fasci. (da ''Storia vera e terribile tra Sicilia e America'', Sellerio editore, Palermo, 2015, p. 188)
*[[Silvio Berlusconi]] [...] nell'estate del 1986 concede un'intervista a Canale 5, di cui è proprietario.<br />Intervistatrice: «Lei è anche un grande studioso dei classici».<br />Il Cavaliere: «Ma no, non dica così».<br />Lei: «Sì, invece, non faccia il modesto. Lei, dottore, ha appena pubblicato un'edizione pregiata dell'''Utopia'' di [[Tommaso Moro]], con una bellissima prefazione e una perfetta traduzione dal latino...».<br />Cavaliere: «Be', in effetti il latino non lo conosciamo tutti, bisogna tradurlo...».<br />[[Luigi Firpo]], 71 anni, studioso della storia rinascimentale, monumento di erudizione, cattedra di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino, è in vacanza e sta facendo zapping. Quando l'intervistatrice legge alcune righe della prefazione di Berlusconi, l'anziano professore la riconosce immediatamente come sua, appena data alle stampe per l'editore Guida di Napoli.<br />Riesce ad avere una copia edita dalla Silvio Berlusconi Communication e osserva che Berlusconi ha copiato interi brani della prefazione e della traduzione in latino. Scrive a Berlusconi intimandogli di ritirare tutte le copie. Berlusconi telefona scusandosi e accusando una segretaria disattenta.<br />Il vecchio professore minaccia di portarlo in tribunale. Berlusconi cerca di blandirlo, gli telefona un giorno sì e uno no, per sei mesi, raccontandogli barzellette. Lo invita a Canale 5 per parlare del papa. Berlusconi è dietro le quinte con una busta di denaro «per il suo disturbo e per l'onore che ci fa», che il professore sdegnosamente rifiuta. Berlusconi continua: per Natale gli regala una valigetta ventiquattrore in pelle di coccodrillo con le cifre LF in oro, un enorme mazzo di orchidee ed un biglietto: «Per carità, non mi rovini». Firpo manda tutto indietro con un biglietto: «Preferisco la mia vecchia borsa sdrucita. Quanto ai fiori, per me e mia moglie, i fiori tagliati sono organi sessuali recisi». (da ''Patria 1978-2010'', il Saggiatore, Milano, 2010, [http://books.google.it/books?id=vGXggW7UtEMC&pg=PA222 p. 222])