Alberto Ronchey: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sull'[[Estado Novo (Portogallo)|Estado Novo]]}} Le risorse del paese, gravemente sottosviluppato, si limitano ad un incremento del reddito che negli ultimi dieci anni ha raggiunto appena una media del 3,5 per cento. Il reddito ''pro capite'' è il più basso d'Europa; l'agricoltura occupa il 47 per cento della manodopera e contribuisce al riddito lordo nella misura del 22 per cento.
*I portoghesi, primi fra i colonizzatori, sono rimasti anche gli ultimi, dopo la liquidazione delle colonie tedesche, spagnole, italiane, olandesi, inglesi, francesi e belghe.
 
{{Int|1=Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0084_01_1962_0017_0003_16934443/ ''Non bastano le ingiurie agli inglesi e all'Onu per salvare le minacciate colonie del Portogallo'']|2=''La Stampa'', 20 gennaio 1962}}
*Le indie portoghesi sono cadute press'a poco senza colpo ferire, come dimostra il numero dei prigionieri, mentre Salazar avrebbe voluto una difesa di otto giorni almeno, per giuocare tutte le sue carte diplomatiche presso le Cancellerie occidentali e l'Onu; l'Alfonso De Albuquerque è affondata senza il suo comandante: simili fatti non s'innestano coerentemente sulle premesse.
*Nelle Indie portoghesi tutto è avvenuto in poche ore; invano il governo ha rinviato l'annuncio della resa per testimoniare una resistenza. Mancò la difesa simbolica del principio, così com'era mancata una politica, sacrificata al principio. La diminuzione di prestigio è vistosa, anche in termini di politica interna portoghese, e ciò contribuisce ad accentuare le recriminazioni antiamericane, antinglesi e persino antivaticane. Si cercano ''cabecas de turco'', teste di turco; Salazar ne ha bisogno. S'immagina una congiura antiportoghese di tutti coloro che hanno sempre considerato il nuovo mondo afro-asiatico con spirito più realistico.
*Certo i fatti di Goa potranno provocare nelle provincie portoghesi d'oltremare reazioni a catena, simili a quelle suscitate dagli eventi di Dien-Bien-Fu nelle amministrazioni francesi d'Asia e d'Africa. L'eco già risuona da un capo all'altro del vasto impero: la guinea portoghese ambita dal Senegal, il Mozambico minacciato dal Tanganika, la mezza isola di Timor minacciata dall'Indonesia, la provincia di Cabinda sull'estuario del fiume Congo, la città di Macao sulle soglie della Cina comunista, i piccoli possedimenti africani, e soprattutto l'Angola.
*È in corso la disgregazione dell'ultimo impero coloniale, che fu anche il primo e ch'era rimasto intatto dal XVIII secolo.
 
{{Int|1=Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0127_01_1969_0207_0003_6189387/ ''Chi fu davvero Ho Chi Minh'']|2=''La Stampa'', 5 settembre 1969}}