António de Oliveira Salazar: differenze tra le versioni

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*Io non dico, come molti, che la vita della città sia falsa; è quella che è, viva e reale nei suoi artifizi e nei suoi difetti; dico che è incompleta, specialmente se da essa si vuol giudicare della vita nazionale, e se si suppone esser vita della città la vita, nella città, di una classe. Quando si scende dalla Capitale alla provincia, dalla città al borgo, dal club, dalla redazione del giornale, dal salone delle feste alla campagna, alla fabbrica, all'officina, l'orizzonte delle realtà sociali si allarga ai nostri sguardi, e si ha un'impressione diversa di quel che è una Nazione.
*L'origine militare della Dittatura portoghese deve dar sempre alla nostra rivoluzione un carattere speciale. Qui, non fu un partito, una forza rivoluzionaria che s'impossessò del potere; fu l'esercito, organo della Nazione, che intervenne, nel senso di creare le condizioni necessarie per l'esistenza di un governo contro i partiti e nazionale. La forza armata non costituisce un partito, non può difendere il «partitismo». Il suo intervento non può essere considerato da nessuno come l'intromissione abusiva di una forza in armi, di una minoranza audace, bene o male intenzionata, che vuol governare contro la maggioranza. In ciò è manifesta la nostra superiorità.
*La tempesta rivoluzionaria che agita il mondo e minaccia le fondamenta dell'ordine sociale impone, come prima di tutte le necessità, quella di impadronirsi dei pubblici poteri: la conquista dello Stato e la difesa intransigente dell'ordine pubblico. Per chi ami la Patria e i principi fondamentali della nostra civiltà, questo è oggi il problema basilare.
*L'opera educativa da compiersi, specialmente in quest'epoca di rinascenza nazionale, deve partire da un atto di fede nella Patria portoghese ed ispirarsi ad un sano nazionalismo. Bisogna amare e conoscere il Portogallo - nel suo passato di grandezza eroica, nel suo presente di possibilità materiali e morali, indovinarlo nel suo avvenire di progresso, di bellezza, di armonia. Soltanto si ama quel che si conosce, ma per conoscere è già necessario un principio di amore. Ripeto: bisogna amare e conoscere il Portogallo.
*Sfiorando un po' il ridicolo (per uno straniero che non vive la vita dell'Italia d'oggi) giovani appena adolescenti imitano la ferma andatura, l'aggrottar di ciglia, l'espressione dura, lo sguardo altero, l'aria di sfida e di assoluta padronanza di sè con che [[Mussolini]] si impone alle masse italiane. A me non stupisce il fatto, essendo certo che le moltitudini hanno tendenza a copiare i tratti salienti dei propri idoli, a volte anche i loro più gravi difetti.
*Soltanto noi avemmo un Vasco di Gama, un Giovanni di Castro, un Alfonso d'Albuquerque, i trionfi, le glorie sfolgoranti dell'India; dopo di noi, mercanti inglesi, incomparabilmente meno illustri, crearono per l'Inghilterra, senza accorgersene, un grande Impero. Soltanto noi avemmo un Re Giovanni I, l'«inclita generazione dei grandi Infanti», un Re Alfonzo V, per allargare il Portogallo oltre lo Stretto e conquistare l'Africa settentrionale; ma chi domina oggi e vende i propri prodotti nel Marocco sono Francia e Spagna. Soltanto noi avemmo un Pietro Alvarez Cabral, delle missioni gesuite, un Brasile; ma ancorchè questa sia la nostra più brillante corona di Paese colonizzatore e che la nostra colonia di Portoghesi vi sia la più numerosa, oggi i nostri connazionali sono laggiù soltanto dediti ai commerci e ai mestieri più umili, superati in molti Stati da Tedeschi e da Italiani. Soltanto noi insegnammo le rotte dei grandi oceani a tutti i popoli della terra, fummo nel commercio e nella pesca all'avanguardia di molti altri; e compriamo oggi il baccalà in Norvegia e imbarchiamo le nostre mercanzie su navi dell'Inghilterra e della piccola Olanda. A volerci afferrare alle idee dei tempi eroici, corriamo il rischio di apparire come degli oziosi in un mondo nuovo che non ci intende.<br>Ecco perché una nuova direttiva dev'essere impressa alla Nazione e alla sua esistenza collettiva, profittando delle formidabili qualità di razza e neutralizzando alcuni dei suoi principali difetti. Una mentalità nuova darà risorgere il Portogallo.
 
==Citazioni su Salazar==