Tennis: differenze tra le versioni

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*– Non ti senti bene? diceva Leo con la sua querula pazienza. – Ti sto chiedendo se giocavi a tennis nella vita.<br />– No no. – rispose a precipizio. – Troppo caro. Sentivo che quello era il mio gioco, ma troppo caro. Il solo prezzo della racchetta mi faceva rimordere la coscienza. Così mi diedi alla pallacanestro. ([[Beppe Fenoglio]])
*Non voglio dire ciò solo perché sono un tennista, ma secondo me il tennis è lo sport più duro. [...] Non voglio togliere nessun merito agli altri atleti [...] ma penso che il tennis sia uno degli sport più duri perché sei su un'isola 24 ore su 24. Non hai nessuno con te. ([[Steve Johnson (tennista)|Steve Johnson]])
*Oggi ci sono una pomposità e una risonanza esagerate: il tennis dà l'impressione di essere diventato [[ricco]] e [[Arroganza|arrogante]] come il [[Calcio (sport)|calcio]]. ([[Tonino Zugarelli]])
*Ogni match meriterebbe di essere pensato allo stesso modo di un pittore davanti a una tela ancora candida. Quanto meno, questo è il tennis che piacerebbe a me. ([[John McEnroe]])
*Ora come ora il tennis non sembra stimolare molto. La gente non gioca e non guarda tennis. ([[Lindsay Davenport]])
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*Quando sei cresciuta giocando a tennis, non ne puoi più fare meno. ([[Anna Kurnikova]])
*Sono malato di tennis e voglio rimanere in salute e in forma il più a lungo possibile: posso sostenere sia il singolare che il doppio. Giocherò fin quando mi sentirò bene e riuscirò a mettere in difficoltà i migliori. Vivo per il tennis 24 ore su 24 e sette giorni su sette, altrimenti sarebbe impossibile rimanere ad alti livelli. ([[Radek Štěpánek]])
*{{NDR|«Il tennis di oggi le piace?»}} Tutti gli sport sono cambiati. Oggi è esasperato, estremamente fisico, ma guardandolo ci sono sfumature che gli intenditori possono ancora apprezzare. Una volta, era tutto più rustico, più umano. ([[Tonino Zugarelli]])
*Un buon match di doppio può essere il più veloce ed eccitante degli avvenimenti sportivi. ([[John Newcombe]])
*Un giocatore di tennis si riconosce dallo smash, così diceva. Anche dalle volée d'appoggio, quelle che preparano la chiusura a rete. Ma soprattutto dallo smash, raccontava mio padre. Una volta che hai gli altri colpi, diritto, rovescio, passanti, servizio, è lo smash che distingue il giocatore. Per gestire il pallonetto dell'avversario, devi puntare il cielo con lo sguardo e schiacciarlo a terra con un'acrobazia. Non solo la pallina, tutto il cielo devi portare giù per fare punto. ([[Gian Luca Favetto]])