Martino Aichner: differenze tra le versioni

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*Tutti i fotografi imbarcati sono già partiti per la baracca dov'è installata la camera di sviluppo, e dopo mezz'ora le fotografie ancora bagnate sono sul tavolo del comandante che ha già convocato tutti gli equipaggi per discutere i risultati dell'azione. In questa attività [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]] è veramente insuperabile; ogni capoequipaggio, immediatamente dopo l'azione, gli deve portare un rapporto scritto sull'andamento dell'azione stessa e sui risultati che ritiene di aver conseguito. Subito dopo, al comando vengono convocati tutti i componenti degli equipaggi per la discussione e il raffronto delle varie versioni e Buscaglia sembra più un pubblico ministero che un giudice. (p. 55)
*Al caffè mi arriva una telefonata del tenente [[Giulio Cesare Graziani|Graziani]]. «Giovanotto, ti sei già dimenticato di noi e ti dai agli alti comandi; guarda che il capo vuole vederti; vieni giù appena possibile; congratulazioni per la brillante azione, arrivederci.» Raccolgo l'equipaggio che sta scialando in uno dei più noti ristoranti della città. Graziani ci aspetta davanti alla baracca del comando di gruppo. «E così neanche i pesci vi hanno voluto?» «Siamo troppo magri, comandante; deve migliorare le nostre mense.» Graziani stringe le mani a tutti, congratulandosi per lo scampato pericolo. «Tu Aichner, va' dal comandante che ti sta aspettando, voi invece venite con me.» (p. 67)
*Con questa dichiarazione del nostro ministro della Difesa, "concordemente" condivisa dagli organi della difesa britannica, avevo finalmente ottenuto il riconoscimento della verità che non riguardava soltanto una mia personale ambizione, ma spettava a tutto il valoroso equipaggio, al mio glorioso reparto e in definitiva a tutta l'aeronautica militare italiana. Il mio comandante di squadriglia, che nel frattempo era salito ai più alti gradi della gerarchia dell'aeronautica militare, il generale [[Giulio Cesare Graziani]] (che fu, tra l'altro, il pilota più decorato d'Italia nel secondo conflitto mondiale), appena conosciuta la notizia, con la generosità che lo distingue, compilò subito (dicembre 1966) una proposta di commutazione della ricompensa al Valor Militare da medaglia d'argento a medaglia d'oro... (pp. 86-87)
*L'[[Etna]] è diverso dalle mie splendide Dolomiti frastagliate e fantastiche, è un grosso cono schiacciato come una grande focaccia sul corno orientale dell'isola con i fianchi che scendono con pendenza regolare: mi tenta un lunga planata quasi senza motore ma veloce, dato l'assetto in cui devo tenere il [[aeroplano|velivolo]]; mi metto sopra un largo solco tracciato dalla lava di un'unica eruzione e scendo come in uno slalom entusiasmante. (p. 93)
*[[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]] non fa segreto delle sue scarse simpatie per il fascismo. Ha una viva ammirazione per [[Mussolini]] come uomo e come capo, animato dalla migliore volontà di fare del bene all'Italia, ma disprezza, e lo dice apertamente, tutte le bardature del regime, la pomposità, la retorica, la leggerezza, la falsità degli istituti e degli uomini che divennero lampanti il 25 luglio quando l'artificio del fascismo si dissolse in poche ore senza traccia. Buscaglia è un militare completo che sente la responsabilità del suo ruolo di ufficiale effettivo all servizio della patria. (p. 102)