Georgina Masson: differenze tra le versioni

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*Dal 1871, il [[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]] è sede dell'ambasciata di Francia. In seguito a un eccezionale accordo economico tra i governi francese e italiano, il palazzo venne ceduto in cambio di un palazzo parigino, con l'obbligo di pagare un affitto simbolico di una lira ogni novantanove anni. Ci si chiede cosa avrebbe pensato l'ideatore del palazzo Alessandro Farnese (poi papa Paolo III, (1534-1549) di un simile baratto. Persino la sua immensa fortuna risentì delle spese sostenute per questo palazzo, al punto che, dopo l'inizio, nel 1514, i lavori furono presto interrotti, provocando la celebre pasquinata «Date elemosine per la costruzione dei Farnese», posta sull'impalcatura. (6 - Da Sant'Andrea della Valle a Palazzo Spada, p. 134)
 
*{{NDR|[[Piazza Navona]]}} […] fino alla metà del secolo XIX, nel colmo dell'estate, la piazza veniva parzialmente allagata e le carrozze di principi e prelati, con gli equipaggi ornati a festa, usavano passarvi con le ruote in acqua, tra gli schiamazzi e l'allegra gazzarra del popolo. Era «il lago di Piazzapiazza Navona», citato anche dal Belli. (8 - Da piazza Argentina a piazza Borghese, p. 165)
 
*{{NDR|Piazza Navona}} È la più romana di tutte le piazze di Roma, ed è un vero palinsesto architettonico, se mai ve ne è stato uno; nella piccola via del Circo Agonale, che si apre a metà della piazza, sulla destra, possiamo vedere le rovine delle sottostrutture del circo di Domiziano. Ma è piuttosto come luogo d'incontro tra passato e presente – il luogo dove il corso della storia è fluito ininterrottamente per oltre duemila anni – che la piazza trattiene la nostra immaginazione. Dove oggi si allineano tutt'intorno, quasi assonnate, le case dalla tinta rossastra o giallo-ocra addolcita dal tempo, le appassionate folle romane di un tempo applaudivano i loro atleti preferiti. (8 - Da piazza Argentina a piazza Borghese, pp. 165-166)