Giorgio Bocca: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: Togliatti stalinista educato
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*Coloro che vivono attorno a [[Stalin]] sono, in un modo o nell'altro, stalinisti; lo sono per sempre, e la ragione fondamentale per cui si riconoscono nello [[stalinismo]] e ne accettano tutte le conseguenze è che ne condividono i {{sic|princìpi}} e la logica. Coloro che si oppongono a Stalin, se manda a morte i vecchi [[Bolscevismo|bolscevichi]], sono gli stessi che hanno trovato giusto e naturale lo sterminio dei [[Menscevismo|menscevichi]] e la strage dei contadini, i [[Nikolaj Ivanovič Bucharin|buchariniani]] che si lamentano per la durezza dell'autocrate sono i medesimi che hanno assistito ai pubblici processi, alle persecuzioni degli intellettuali, all'affissione degli elenchi dei "criminali", senza distinzione fra delinquenti comuni e oppositori politici; sono gli stessi che fino al 1928 o '29 hanno avallato la politica del terrore silenzioso, invisibile agli stranieri. (cap. 12, p. 240)
*Lo stalinismo ha i suoi fascini mortali, fra cui, irresistibile, quello del potere totale. (cap. 12, p. 240)
*[[Palmiro Togliatti|Togliatti]] è uno stalinista educato, colto. Estraneo alla condizione russa, alle tradizioni russe, non vede per alcuni anni la necessità di estendere a tutto il movimento comunista il modello russo; poi si rassegnerà, ma senza lasciarsi convincere fino in fondo. Non è che egli discuta o ripudi i grandi tagli staliniani imposti con la "giusta" e necessaria violenza; è che non sente le necessità di aggiungere terrore a terrore, rimane esente da manie persecutorie, padrone degli istinti canaglieschi, normale quanto a intelligenza. Ed è questa sua normalità in un mondo deformato dalla follia o dalla tragedia che lo fa apparire più democratico di quanto in realtà non sia. (cap. 12, pp. 253-254)
 
== ''Partigiani della montagna''==