Giuseppe De Matthaeis: differenze tra le versioni

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nota Plinio il seniore
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==''Sulle infermerie degli antichi e loro differenza dai moderni ospedali''==
*Un male inteso passo di Plinio il seniore<ref>Gaio Plinio Secondo, conosciuto come [[Plinio il Vecchio]] (23 – 79).</ref> aveva fatto credere quasi generalmente sino a questi ultimi tempi che Roma per lo spazio di circa 600 anni non abbia avuto medici di sorte alcuna. Le contrarie testimonianze degli altri scrittori, che fanno frequente menzione di medici nell'antica Roma, l'{{sic|inverisimiglianza}} della proposizione attribuita a Plinio, e la {{sic|contradizione}} in cui essa ponevasi con molti altri passi dello stesso scrittore non furono bastanti per lunghissimo tempo a far bene intendere di quale specie di medici abbia parlato quell'istorico nello escluderli da Roma, e nello scagliare tanta bile contro di essi, facendo eco alle gravi parole di Catone il censore. Ma {{sic|in oggi}} dopo la copiosa luce sparsa sull'antica istoria della medicina non {{sic|havvi}} alcuno, {{sic|comeché}} mediocremente istruito, il quale non sia persuaso che in Roma vi {{sic|sieno}} stati medici in ogni tempo, e che soltanto i filosofanti e ciarlieri medici greci non vi fossero ricevuti sino al sesto secolo dalla sua fondazione, all'epoca cioè del famoso Asclepiade di Bitinia. (pp. 3-4)
 
*Nella medesima [[isola Tiberina]] esponevansi per testimonianza di Svetonio i poveri schiavi infermi di morbo incurabile; e sembra che neppure si ricevessero al coperto, per cui l'imperator Claudio comandò che se fortunatamente guarivano, si rendesse loro la libertà colla salute. (pp. 12-13)