Ernst Jünger: differenze tra le versioni

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*A [[Cattedrale di Notre-Dame|Notre Dame]]: ho contemplato i suoi {{sic|dèmoni}} più bestiali di quelli di [[Cattedrale di Laon|Laon]]. Queste ''images'' fissano con altrettanta consapevolezza i tetti della metropoli e i lontani regni la cui conoscenza è scomparsa. La conoscenza certamente, ma anche l'esistenza? (da ''Nota di diario del 29 aprile 1941, Vincennes'', p. 25)
*Per chi non si ferma alla prima risposta. Un giovane andò una volta da un vecchio [[eremita]] e gli chiese una norma per [[vivere]]. L'eremita rispose: «Tendi verso il raggiungibile». L'adolescente ringraziò e disse che, se non era indiscreto, avrebbe voluto da lui un'altra parola ancora che gli servisse di viatico per la sua strada. Allora l'eremita aggiunse al primo consiglio il secondo: «Tendi verso l'irraggiungibile». (da ''Nota di diario del 17 giugno 1941, St. Michel'', p. 37)
*Stetti a lungo davanti a una [[iris (botanica)|iris]] violetta dalla corona tripartita; l'accesso ai calici passava per un velo d'oro e finiva in un abisso di ametista.<br/>[[fiore|Fiori]], chi vi ha ideati? (da ''Nota di diario del 17 giugno 1941, St. Michel'', p. 37)
*Ci sono sempre alcuni pochi, troppo nobili per la vita. Cercano il bianco, la solitudine. La nobiltà di questi esseri, che si puliscono con la luce dal sudiciume, risalta spesso in maniera bellissima sulla loro maschera mortuaria.<br/>Ciò che io amo nell'uomo è la sua essenza al di là della morte, e la comunanza con lei. L'amore qui non è altro che un opaco riflesso. (da ''Nota di diario del 23 febbraio 1942, Parigi'', p. 78)
*Le poste che giochiamo con i nostri centesimi sono incalcolabili, sono spaventosamente alte. Siamo come bambini che giocano con [[fagiolo|fagioli]] e non sanno che in ognuno di questi fagioli è chiusa la possibilità di maggi miracolosi e di fiori prodigiosi. (da ''Nota di diario del 6 marzo 1942, Parigi'', p. 85)