Biagio Marin: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Biagio Marin==
*E lui eccolo lì, ancora, a fare tutt'uno col mare, col cielo, coi gabbiani, coi bambini, con le sabbie, con le paludi, col sole. Nel fuoco del sesso che copre il mondo con la sua lava celeste. Pur imparando tutto, il nostro poeta non ha imparato nulla. Ogni volta è come la prima volta, e la consolazione è sempre la stessa un ''raptus'', per cui egli si rovescia come un guanto nel mondo, e il mondo si rovescia come un guanto dentro di lui: le due superfici interne dei guanti rovesciati coincidono, e tutto è un blocco di azzurro e di sensi. ([[Pier Paolo Pasolini]])
*In realtà il «parlare dentro» che è tipico di Marin non può avere argomenti più di quanto ne abbiano i movimenti delle onde o i voli dei gabbiani anche se è pieno documento e autorità proprio perché è uno dei fattori più attivi in cui l'ambiente-isola, il mini contesto, si organizza, per riagganciarsi (almeno alludendovi) ad un intero arcipelago. ([[Andrea Zanzotto]])
*La bellezza della poesia di Marin è la perfezione delle cose che hanno bisogno di molto tempo per crescere e formarsi, richiamano i tempi lunghi e lenti delle sue conchiglie che assumono impercettibilmente sul fondo marino, in un processo secolare, la loro impeccabile e misteriosa simmetria. È una bellezza da cui sembra spirare la saggezza di [[Katsushika Hokusai|Hokusai]], il pittore giapponese che si proponeva di arrivare all'essenza del disegno quando avesse raggiunto i cent'anni e che identificava quest'essenza con la perfezione della linea, da raggiungere aldilà delle innumerevoli parvenze della natura. ([[Claudio Magris]])