Alan Watts: differenze tra le versioni

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*Lo ''yang'' e lo ''yin'' sono principi, non uomini e donne, cosicché non ci può essere una vera relazione tra il maschio, duro di proposito, e la femmina, di proposito morbida. La chiave della relazione tra ''yang'' e ''yin'' viene chiamata ''hsiang sheng'', sorgere reciproco o inseparabilità. Come Lao-tzu lo esprime: Quando ognuno conosce la bellezza come bello, ecco che c'è già la bruttezza. Quando ognuno conosce il bene come bontà, ecco che c'è già il male. "Essere" e "non essere" sorgono simultaneamente. Difficile e facile si realizzano reciprocamente. Lungo e corto sono reciprocamente in contrasto. Alto e basso sono reciprocamente opposti. Prima e dopo sono in reciproca sequenza. (da ''La polarità Yin-Yang'', p. 42)
*"Il Tao è quello da cui non si può deviare; quello da cui si può deviare non è il Tao". Questa frase, tratta dal ''Chung Yung'', o "Dottrina del Mezzo", fa pensare che non vi è analogia tra il Tao e le idee occidentali di Dio e della legge divina o naturale, alla quale si può obbedire o disobbedire. È questo un detto difficile perché tanto Lao-tzu che Chuang-tzu parlano di azioni forzate le quali sono in disaccordo con il Tao. (da ''Il Tao'', pp. 54-55)
*Perciò il Tao è il corso, la corrente, il lasciarsi andare, o il processo della natura, ed io lo chiamo la Via dell'acqua che scorre perché sia Lao-tzu che Chuang-tzu usano come metafora principale di questo lo scorrere dell'acqua. L'essenza della loro filosofia risiede nel fatto che il Tao non può essere definito a parole e non è né un'idea né un concetto. Tuttavia, come dice Chuang-tzu, "Può essere raggiunto ma non può essere visto", o, in altre parole, sentito ma non concepito, intuito ma non categorizzato, divinato ma non spiegato. In modo simile, l'aria e l'acqua non possono essere tagliate o afferrate, ed il loro scorrere cessa quando vengono rinchiuse. (da ''Il Tao'', p. 58)
 
==Bibliografia==