Elio Guerriero: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Elio Guerriero: riguardo a Gianna Beretta Molla
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==Citazioni di Elio Guerriero==
*[...] ''[[Adrienne von Speyr#Le parabole del Signore|Le parabole del Signore]]'' è una delle opere scritturistiche più importanti della [[Adrienne von Speyr|von Speyr]]. [...] il ritardo nella pubblicazione nulla toglie al valore di un'opera originale e sorprendente. Nelle ''Parabole'' Adrienne ci viene incontro con quella che [[Hans Urs von Balthasar|von Balthasar]] chiama la seconda grazia della mistica: la familiarità con i santi e le realtà celesti. Il risultato è sorprendente. Nel suo commento Adrienne sposta l'accento sulla «pienezza del divino» [...]. Si può vedere qui l'influsso di [[Karl Barth]] con l'insistenza sul primato di Dio e la sua grandezza inavvicinabile e imparagonabile rispetto a ogni realtà terrena. È riconoscibile, però, anche l'influsso di [[Erich Przywara]], che rifletteva sull'''analogia entis'' indispensabile per qualsiasi comprensione del divino perché, come spiegherà von Balthasar, non possiamo capire l'amore di Dio senza avere comprensione alcuna dell'amore. Inoltre si può riconoscere sullo sfondo il desiderio del soprannaturale, la nostalgia dell'eterno di cui scriveva [[Henri de Lubac]] proprio in quegli anni.<ref>Da ''Le parabole e la rivelazione dell'amore di Dio'', in Adrienne von Speyr, ''Le parabole del Signore'', Jaca Book, Milano, 2008, [http://books.google.it/books?id=BpZG9MBnWHwC&pg=PA9 p. 9]. ISBN 978-88-16-30459-8</ref>
*Le ''Lettere al marito'' di santa [[Gianna Beretta Molla|Gianna]] sono come una luce concessa in tempi difficili per riaffermare che il [[matrimonio]] è dono di [[grazia]], è via di un uomo e una donna che con il loro amore danno espressione e visibilità al'amore bello e straordinario di Dio.<ref>Citato in [https://www.tempi.it/blog/santa-gianna-beretta-molla-ci-testimonia-il-fascino-e-la-bellezza-del-matrimonio/ ''Santa Gianna Beretta Molla ci testimonia il fascino e la bellezza del matrimonio''], su ''tempi.it'', 27 aprile 2019. URL archiviato il [http://archive.is/PourU/ 29 settembre 2019].</ref>
*Nella [[Discesa di Cristo agli inferi|discesa del Sabato Santo agli inferi]], cui alla [[Adrienne von Speyr|von Speyr]] è dato di partecipare misticamente, Cristo ha incontrato e sconfitto il peccato, la realtà ostile a Dio e all'uomo cacciata dal mondo. Attraversando questa realtà senza vita né alito di spirito nell'estrema notte dell'obbedienza veramente cadaverica, Gesù porta la croce al di là del peccato, del male del mondo. Di qui la conclusione della von Speyr che raggiunge quella di [[Karl Barth|Barth]] e di [[Origene]]: l'ultima realtà non può essere il no dell'uomo, bensì il sì di Dio. E se l'[[inferno]] è talmente reale da provocare dolore e sofferenza (è dunque assurdo parlare di inesistenza) è anche vero che, avendolo Cristo attraversato e sconfitto con la sua morte obbediente, possiamo fondatamente sperare che esso sia vuoto. È questa la parola forte di [[Hans Urs von Balthasar|von Balthasar]], l'annuncio che egli cercò di trasmettere con un'opera sinfonica ma anche profondamente unitaria.<ref>Da ''Teodramma d'amore'', in [[Hans Urs von Balthasar]], ''La mia opera ed Epilogo'', Jaca Book, Milano, 1994, pp. [http://books.google.it/books?id=-oMsmx3iAUIC&pg=PA12 12]-13. ISBN 88-16-30258-5</ref>
*Padre [[Guido Sommavilla]], letterato e filosofo, morto nel mese di settembre a 87 anni, era anzitutto un gesuita. Di quelli antichi, dalla grande formazione, che potevano occuparsi di politica oppure di paleontologia, mantenevano però salda la loro appartenenza e non mancavano mai di far seguire alla loro firma SI: Societatis Iesu, della Compagnia di Gesù.<ref>Da ''Padre Guido Sommavilla: fede e coraggio'', in ''Letture'', novembre 2007.</ref>