Ernst Jünger: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Lo sguardo di Jünger è attirato da una coppia di galline di Sumatra esposta nella fagianeria del Jardin d'Acclimatation di Parigi}} Perché questo senso di gioioso stupore è così particolarmente vivo quando una forma nota e familiare, come può essere quella del [[gallo]] nostrano, si presenta sotto aspetti inattesi, in fogge che fanno pensare a quelle di isole al di là dei mari navigati sin dai tempi più antichi? È così forte per me questa impressione da muovermi talvolta al pianto. Allora comprendiamo quanto sia densa la sostanza di cui sono fatte le immagini familiari. Una sostanza pregna fino all'ultima cellula, e la sua superba fioritura produce l'abbondanza dal suo seno. È l'uno, l'immagine primordiale che ci diventa visibile in questo gioco magico. L'aspetto provoca pure un senso di vertigine, noi cadiamo sulla sostanza dell'aura iridata degli accidenti, come lo zampillo di una fontana. La gerarchia degli [[arcobaleno|arcobaleni]]: pensare che anche il mondo è stato formato come un tutto, secondo un'immagine primordiale che varia in miriadi di sistemi solari. (da ''Nota di diario del 16 settembre 1942, Parigi'', p. 129)
*L'[[Monte Elbrus|Elbrus]] pareva alle porte della città con la sua doppia cima, i fianchi coperti di neve risplendenti nella luce mattutina come lastre di argento; eppure è ancora distante molte giornate di marcia. L'oscura catena del Caucaso, dalla quale emerge, sembrava minuscola a confronto. Da molto tempo non sentivo più la terra così, come un'opera fatta con le mani, come il lavoro di Dio. (da ''Nota di diario del 7 dicembre 1942, Vorošilovsk'', p. 173)
*In [[Adolf Hitler|Kniébolo]]<ref name=niebla>Kniébolo è lo pseudonimo attribuito da Jünger ad Adolf Hitler.</ref>vedo l'incarnazione delle teorie scientifiche del diciannovesimo secolo in tutta la loro bruttura. (da ''Nota di diario del 13 febbraio 1943, Kirchhorst'', p. 214)
*Le dottrine puramente economiche devono necessariamente condurre al cannibalismo. (da ''Nota di diario del 21 marzo 1943, Moisson'', p. 229)
*La vera forza dell'[[uomo]] produttivo consiste soprattutto nella sua vita vegetativa, mentre quella dell'uomo attivo si nutre di volontà animale. L'albero può così divenire anche vecchissimo, è giovane a ogni fioritura. (da ''Nota di diario del 16 giugno 1943, Kirchhorst'', p. 275)
*Le [[massa|masse]] scontente sono simili a zeri, che certo possono diventare temibili, appena una unità dia loro di nuovo un significato. (da ''Nota di diario del 19 giugno 1943, Parigi'', p. 277)
*Ugualmente la gioventù tedesca ha tradito i suoi istinti. Così erano i giovani: «forti come l'acciaio Krupp, resistenti come cuoio, veloci come levrieri»; così erano i giovani che Kniébolo<ref name=niebla/>a ragione arringava come il seguito adatto a lui: cioè la stirpe in caso di bisogno si sarebbe potuta produrre anche nella siderurgia e nelle concerie con l'aiuto dello sperma animale. Così si doveva per forza giungere all'americanizzazione, ma senza il loro «valore planetario», alla soluzione ametafisica, a una esecuzione puramente tecnica della «mobilitazione totale».(da ''Nota di diario del 22 giugno 1943, Parigi'', p. 278)
*Il massimo sforzo dell'[[arte]] occidentale potrebbe essere così interpretato; che esso tenta di creare questo testamento<ref>Un terzo testamento, successivo all'Antico e al Nuovo, dopo la resurrezioneResurrezione, che emanaemani dell'apoteosi. {{cfr}} ''Irradiazioni'', p. 328.</ref>: ciò appare chiaro attraverso le sue grandi opere. Ma si potrebbe anche dire, che ognuno di noi è autore del terzo testamento; il manoscritto è la vita, e da esso si crea la più alta realtà del testo nell'invisibile, nella spazio al di là della morte. (da ''Nota di diario del 9 settembre 1943, Parigi'', p. 328)
*Il [[cinema]], la [[radio]], il mondo della [[macchina]] nel suo complesso, deve forse servire a una migliore conoscenza di noi stessi, alla consapevolezza di quello che «non» siamo. (da ''Nota di diario del 15 settembre 1943, Parigi'', p. 335)
*{{NDR|Il ghetto di Lodz-Litzmanstadt}} Questo è il paesaggio dove la natura di Kniébolo<ref name=niebla/> si palesa nel modo più chiaro e che lo stesso Dostoevskij non ha previsto.<br/>Coloro che vengono destinati ai forni crematori bisogna che li scelga il capo del ghetto. Dopo una lunga consultazione con i rabbini, vengono scelti i vecchi e i bambini ammalati. Si dice che molti vecchi e infermi si presentino volontariamente; così tali spaventose azioni tornano sempre più in onore ai perseguitati. [...]<br/> Pronunciando Litzmanstadt, si capisce quali onorificenze Kniébolo è capace di elargire. Così egli ha onorato il nome di questo generale, vincitore di battaglie, legandolo per sempre a uno scannatoio. Fin dal principio mi è stato chiaro che le sue dimostrazioni di rispetto erano da temersi al massimo, e ho ripetuto con Friedrich Georg: <ref>Friedrich Georg Jünger. Scrittore, filosofo e poeta, fratello di Ernst Jünger.</ref> Non porta gloria| combattere al tuo fianco;| vale una disfatta| la tua vittoria (da ''Nota di diario del 16 ottobre 1943, Parigi'', pp. 351-352)