Daniele Capezzone: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Daniele Capezzone: replica a esternazioni di Tremaglia, ottobre 2004
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* Al governo {{NDR|Berlusconi II}} abbiamo proposto solo un'intesa sui temi della politica internazionale e ci hanno sbattuto la porta in faccia. Sarebbe un'eresia dirsi d'accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica. {{NDR|Su una possibile alleanza a sinistra}} Siamo disponibili a trovare spazi di intesa anche col diavolo, ma sulla base dei programmi. Al momento non riesco a vedere un progetto in positivo che tenga insieme l'Ulivo. (da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/30/Capezzone_nel_centrodestra_troppe_idee_co_0_031030060.shtml Corriere della sera]'', 30 ottobre 2003, pagina 13)
* {{NDR|Riguardo la legge 40/2004, in merito alla procreazione assistita}} Noi non chiediamo una legge in più, ma una legge in meno. Non chiediamo un diritto in più, ma una facoltà in più. Non chiediamo un intervento in più dello Stato, ma un intervento in meno. Il secolo appena trascorso è stato caratterizzato dall'impronunciabilità della parola «individuo»: ed era sempre un'entità collettiva (la Famiglia, il Sindacato, il Partito, la Chiesa, lo Stato: tutti minacciosamente maiuscoli) a dire l'ultima parola. Ora, è venuto il momento di immaginare un nuovo spartiacque politico rispetto alle tradizionali categorie della «destra» e della «sinistra» (per tanti versi, attrezzi ormai inadeguati): e la distinzione è tra chi (in economia come sul fronte delle scelte personali) vuole allargare e chi invece vuole restringere la sfera della decisione individuale e privata rispetto alla sfera delle decisioni pubbliche e collettive. (da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/09/Capezzone_alla_morale_Stato_sulla_co_9_041009032.shtml Corriere della Sera]'', 9 ottobre 2004, pagina 14)
*[[Mirko Tremaglia]] è un [[fascismo|fascista]]. E, certo, questa è la cultura che porta con sé al Governo. Una cultura che viene fuori tanto irresistibilmente quanto tristemente. E' più forte di lui: e l'[[omofobia]] ne è un tratto indelebile, tanto quanto (che so) gli attacchi alla "perfida Albione". Non c'è molto da aggiungere: la fotografia è, purtroppo, nitida. Peggio di lui ci sono solo le "vergini violate", che oggi strillano, ma non hanno fatto nulla per la legalizzazione delle coppie di fatto e sui diritti delle persone omosessuali.<ref>Citato da {{cita web | url = http://www.segnalo.it/SAGG-ART/SVOLTA-LING/TREMAGLIA-13OTT-04.htm | titolo = ''Tremaglia ribadisce: in Europa i culattoni sono in maggioranza'' | città = Roma | data = 13 ottobre 2004}}, su ''segnalo.it''. URL archiviato il [http://archive.is/WEnzJ/ 27 settembre 2019]. Citazione parzialmente ripresa da [http://archive.is/ymrfq/ repubblica.it] e da un articolo di [http:/7archiv.is/Yiul8/ gay.it].</ref>
* {{NDR|Dichiarazione rilasciata dopo la condanna di [[Marcello Dell'Utri]] per concorso esterno in associazione mafiosa}} Confesso di non riuscire ad appassionarmi a questo derby in cui entrambe le squadre mi sembrano poco meritevoli di supporto. In nessun paese occidentale del mondo, infatti, avremmo a che fare con inquisitori così, che nulla hanno fatto e nulla fanno per celare un connotato apertamente politico della loro opera; e in nessun paese al mondo avremmo una opposizione desiderosa di liberarsi dei suoi avversari attraverso scorciatoie giudiziarie. Ma, allo stesso modo, in nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall'esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi (prescrizione o no) abbia pagato o fatto pagare magistrati; così come da Palermo (ripeto: quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti) emergono fatti e comportamenti oscuri, di cui qualcuno (Berlusconi in testa) dovrà assumersi la responsabilità politica. (da [http://old.radicali.it/view.php?id=30612 www.radicali.it], 11 dicembre 2004)
* [[Silvio Berlusconi]] è entrato in politica con 5 mila miliardi di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo; oggi vanta 29 mila miliardi di attivo e figura tra i sette uomini più ricchi del pianeta. (da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/30/radicali-addio-berlusconi.html Repubblica]'', 30 ottobre 2005, pagina 13)