Georges Roux: differenze tra le versioni

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*[...]: i [[martirio|Cristiani]] non sono stati abbandonati vivi alle belve nelle arene, come si crede generalmente. L'immagine popolare di [[Nerone]], troneggiante al Circo nel suo palco imperiale, compiaciuto al cospetto dei disgraziati sbranati da leoni ruggenti, questa iconografia comune è completamente erronea. Simili atrocità incominciarono soltanto assai più tardi, non prima del II secolo. (parte seconda, cap. 13, p. 161)
 
*Forse molto sangue, molte disgrazie avrebbero potuto essere risparmiate all'umanità se, la sera del 18 luglio 64<ref>Inizio del grande incendio di Roma.</ref>, un siriano imprudente, facendo cuocere la propria minestra, non avesse scatenato un sinistro le cui fiamme arroventeranno il mondo per secoli. (parte seconda, cap. 14, p. 179177)
 
*La [[Grande incendio di Roma|Roma incendiata]] nel luglio 64 somiglia alle città tedesche bombardate nella primavera del 1945. L'ammasso di rovine è tale che il loro sgombero pone un problema ad un tempo essenziale e scoraggiante.<br>Per risolverlo, riferisce Tacito, Nerone prende due decisioni. Da una parte, destina le paludi vicine ad Ostia allo scarico delle macerie. Dall'altra, promulga l'obbligo per le navi che risalgono il Tevere con un carico di vettovaglie, di ridiscendere il fiume «cariche di macerie». (parte seconda, cap. 15, p. 179)