Jean-Jacques Rousseau: differenze tra le versioni

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*[...] la costrizione, se anche unita al mio desiderio, basta per annullarlo e cambiarlo in ripugnanza, persino in avversione, per poco che agisca troppo fortemente [...]. (VI; 1972, p. 1353)
*La forza e la libertà fanno gli eccellenti uomini; la debolezza e la schiavitù non hanno mai fatto che dei malvagi. (VI; 1972, p. 1355)
*Colui che mette la sua potenza al disopra dell'uomo ha da essere al disopra delle debolezzadebolezze umane, altrimenti quell'eccesso di forza non serve effettivamente che a metterlo al di sotto degli altri e di quello che sarebbe stato egli stesso, rimasto un loro eguale. (VI; 1972, p. 1356)
*Non ho mai pensato che la libertà dell'uomo consista nel fare quello che vuole, ma piuttosto nel non fare mai quello che non vuole. (VI; 1972, p. 1356)
*La fantasticheria mi riposa e mi diverte, la riflessione mi affatica e rattrista. Pensare fu sempre per me un'occupazione penosa, senza incanto. Le mie fantasie finiscono talvolta con la meditazione, ma le mie meditazioni finiscono sovente con le fantasie; in questi smarrimenti la mia anima erra, vola, alta nell'universo, sulle ali dell'immaginazione, in estasi che superano ogni gioia. (VII; 1962, p. 1358)
*Gli alberi, gli arbusti, le piante, sono gli ornamenti, la veste della terra. Nulla è triste come l'aspetto d'una campagna nuda e brulla, che non offre ai nostri occhi se non pietre, mota e sabbia; ma ravvivata dalla natura e rivestita del suo abito nuziale, in mezzo ai corsi di acqua e al canto degli uccelli, la terra dona all'uomo, nell'armonia dei tre regni, uno spettacolo pieno di vita, d'interesse, d'incanto: il solo spettacolo al mondo di cui i suoi occhi e il suo cuore mai si stanchino. (VII; 1962, p. 1358)
 
==Citazioni su Jean Jacques Rousseau==