Georges Roux: differenze tra le versioni

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*Quando cade la notte, la sovrana {{NDR|Valeria Messalina}}, mascherata, si reca nei sobborghi malfamati della Suburra. Ivi, nei lupanari più sordidi, si offre ai facchini. Se il suo augusto sposo {{NDR|l'imperatore [[Claudio]]}}, nello stesso momento, avrà avuto il ghiribizzo di assistere ad una seduta di tortura, il palazzo imperiale dei Cesari sarà vuoto: l'imperatore è alla prigione, l'imperatrice al bordello. (parte prima, cap. 2, p. 23)
 
*[...], Messalina si dimostra di una cupidigia che non la cede né la suo erotismo né alla sua cattiveria. Ottiene la condanna a morte di diversi grandi proprietari adducendo pretesti diversi, in realtà per il solo scopo d'impadronirsi delle loro proprietà. (parte prima, cap. 2, p. 24)
 
*{{NDR|[[Pallante (liberto)|Pallante]]}} Questo antico schiavo greco, è intelligente, capace, privo di scrupoli. Arricchitosi immensamente, il potere e il denaro l'hanno reso pieno di alterigia e di superbia. Certo dell'appoggio di Agrippina<ref>Giulia Agrippina Augusta, meglio conosciuta come Agrippina minore (15 – 59), nobildonna e imperatrice romana.</ref>, della quale ha fatto il matrimonio e la fortuna, crede che tutto gli sia permesso, e, disgraziatamente, se ne fa vanto. «La sua insopportabile arroganza», scrive [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], «finisce per irritare Nerone». L'imperatore lo licenzia, tuttavia, in relazione ai servigi che gli ha resi, usa dei riguardi verso il ministro in disgrazia, Nel comunicargli la sua decisione, ha cura di aggiungere che «non gli chiederà di rendere i conti». (parte seconda, cap. 8, p. 92)