Epitteto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Libro II: amplio citazioni preesistenti
Riga 49:
===Libro II===
*Non si deve [...] prestar fede [...] alle opinioni dei più che dicono che ai soli uomini di condizione libera è lecito avere un'educazione; bensì si deve credere ai filosofi, secondo i quali solo quelli che hanno ricevuto un'educazione {{NDR|filosofica}} sono liberi. (I, 22; 2009, p. 315)
*Gli oggetti sono indifferenti, ma l'uso che se ne fa non è indifferente. Allora, come si potrà conservare la fermezza d'animo insieme alla sollecitudine, ugualmente lontana da sconsideratezza e da negligenza? Basta imitare i giocatori di dadi. I gettoni sono indifferenti, i dadi sono indifferenti, come sapere cosa darà la sorte? Ma usare con accortezza e con arte del risultato ottenuto, questo è già cómpito mio. (V, 1-3; 1960, p. 93)
*Certo è difficile unire e conciliare queste cose, la vigilanza di chi si sente attratto dagli oggetti e la fermezza d'animo di chi rimane indifferente, tuttavia non è impossibile, se no sarebbe impossibile essere felici. È un po' come quando navighiamo. Che cos'è in mio potere? Scegliere il pilota, la ciurma, il giorno, il momento opportuno. Poi scoppia la tempesta. In che più mi riguarda? La parte mia l'ho compiuta. Questo è affare d'un altro, del pilota. Ma oltre a ciò, la nave s'affonda. Che ci posso fare io? Solo quello che è in mio potere posso fare: annegare senza aver timore, senza gridare, senza incolpare Dio, ben sapendo che chi è nato ha da morire. Non sono mica eterno, ma un uomo, parte del tutto, come l'ora è parte della giornata. [[vita e morte|Devo giungere come l'ora, e come l'ora scomparire]]. Che m'importa come scompaio, se per annegamento o per febbre? In uno di questi modi devo pur scomparire. (V, 9-13; 1960, ppp. 93-94)
*Non sono mica eterno, ma un uomo, parte del tutto, come l'ora è parte della giornata. [[vita e morte|Devo giungere come l'ora, e come l'ora scomparire]]. (V, 13; 1960, p. 94)
*Tu soltanto ricordati di quella diairesi grazie alla quale si definisce quanto è in tuo esclusivo potere e quanto non lo è. (VI)
*[...] la guida buona, quando s'imbatte in uno che vaga di qua e di là, lo riporta sulla strada giusta invece di andarsene dopo averlo deriso e insultato. E anche tu, mostragli {{NDR|a l'uomo incolto}} la verità e vedrai che la segue. Ma finché non gliela mostri, non metterti a deriderlo; piuttosto prendi atto della tua incapacità. (XII, 3-4 ; 1960, p. 112)