Salvator Gotta: differenze tra le versioni

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incipit di Ottocento, nuova sezione
Bibliografia aggiornata e altro
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===Citazioni===
*[[Costantino Nigra|Costantino]] rivelò fin dagli anni dell'infanzia e dell'adolescenza una spiccatissima vivacità di carattere e di intelligenza. La prima volta che fece parlare di sé aveva dodici anni: giocando alla guerra, con una fionda tolse un occhio a suo fratello Michelangelo. A sedici anni, studente di liceo, scrisse in versi un ''Epitaffio d'amore'' che, pubblicato sulla ''Dora Baltea'' di Ivrea, destò un certo scandalo nella cittadinanza e tanto più nell'ambiente dei professori: la poesia era stata giudicata riprovevole perché «pervasa di erotismo sensuale realisticamente cinico e macabro».<ref>Da ''Ottocento'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1960, (cap. 2, p. 20.</ref>)
 
*[...], nei salotti ove {{sic|mercè}} i buoni uffici del Colleretto<ref>Il conte Pietro di Colleretto.</ref>, veniva ammesso, Il Nigra si faceva notare e riusciva a primeggiare, non soltanto per l'originalità del suo ingegno e la prontezza del suo spirito, ma anche per le sue innate doti di signorilità. La natura l'aveva pure favorito di prestanza e di bellezza fisica non comuni. Alto di statura, snello e forte, con un viso dai tratti fini e regolari, era ricco di fascino soprattutto con le donne che usava trattare ora con sicurezza spavalda, ora con improvvisa dolcezza accorata, maschio e delicato insieme, caustico ed ironico, fantasioso e sensuale.<ref>Da ''Ottocento'', ibid(cap. 2, p. 22.</ref>)
 
==Note==
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*Salvator Gotta, ''La più bella novella del mondo (e altre memorie e storie)'', SEI, Torino 1962.
*Salvator Gotta, ''Il piccolo alpino'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano.
*Salvator Gotta, ''Ottocento'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1960.
 
==Altri progetti==