Baco da seta: differenze tra le versioni

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*''Così dal Bozzolo | più di un Baco | balza così misteriosamente gaio, | che i campagnoli come me – | i campagnoli come Te | fissano perplessi!'' ([[Emily Dickinson]])
*È il giorno di S. Giovanni. E il sacchettino della semenza dei bachi? che ne è? Si và a vederlo. Effervono i bachi. Corriamo subito a comperar della foglia. La verduraja la pesa contando i grammi e i mezzi grammi. In un atimo le prime foglie sono completamente coperte, e bucate – La foglia non è più che un ricamo – E i bachi a poco a poco s'ingrossano e si allargano pigliando posto sul tavolo, del ''coumod'', delle sedie, e invadono tutta la casa. Per mantenerli, andiamo a rubare la foglia in un campo del municipio, dove la sta inoperosa; e la laviamo frasca per frasca. Niente più studi. I bachi biancheggiano anche sui libri e i quaderni. Infine cominciano ad abbozzolarsi. Nostra emozione. Si veglia due notti. ([[Carlo Dossi]])
*La cura dei bachi da seta era uno di quei lavori supplementari che s'affidavano principalmente alle [[donna|donne]], perché non restassero in ozio. ([[Luigi Meneghello]])
*''Quai di natura inusitati incanti | fan d'un Verme villan Tessalo Mago, | che a lente linee circolando vago, | tesse col labro orientali ammanti? || I serici tesor' sono i suoi vanti, | onde di Frigia insuperbisce l'ago.''<ref>L'ago di Frigia lavora in modo superbo la seta.</ref>'' | Vive in sé chiuso, e del morir presago | spezza la tomba e vola infra i volanti. || Metamorfosi bella! Io godo e miro; | né più del fango uman vili i natali | con palpebre d'orror piango e sospiro.'' ([[Giacomo Lubrano]])