Tito Lucrezio Caro: differenze tra le versioni
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[[File:T. Lucretii Cari De rerum natura.tif|thumb|''De rerum natura'', 1570]]
===[[Incipit]]===
<poem>Madre degli Eneadi, delizia degli uomini e degli dei,▼
alma [[Venere (divinità)|Venere]], che sotto le erranti stelle del cielo▼
vivifichi il mare ricco di navi e le terre portatrici▼
di messi, poiché per opera tua ogni essere vivente▼
viene concepito e, nato, vede la luce del sole:▼
te, dea, te fuggono i venti, te e il tuo avvento▼
le nubi del cielo; per te l'industre terra▼
fa sbocciare fiori soavi, per te ridono le distese del mare,▼
e, rasserenato, il cielo splende di luce diffusa.</poem>▼
====Alessandro Marchetti====
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tu, o dea, te fuggono i venti, te le nuvole del cielo,
e il tuo arrivare; a te soavi fiori sotto i piedi fa spuntare
====(Traduttore anonimo)====
▲<poem>Madre degli Eneadi, delizia degli uomini e degli dei,
▲alma [[Venere (divinità)|Venere]], che sotto le erranti stelle del cielo
▲vivifichi il mare ricco di navi e le terre portatrici
▲di messi, poiché per opera tua ogni essere vivente
▲viene concepito e, nato, vede la luce del sole:
▲te, dea, te fuggono i venti, te e il tuo avvento
▲le nubi del cielo; per te l'industre terra
▲fa sbocciare fiori soavi, per te ridono le distese del mare,
▲e, rasserenato, il cielo splende di luce diffusa.</poem>
l'artefice terra, a te sorridono le distese del mare,
e placato splende di un diffuso lume il cielo.</poem>
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